Lazio, Adamonis in Nazionale: "La Lituania poi un nuovo prestito"

Puoi chiamarti Brasile, puoi chiamarti Lituania: prestigio e valori non possono cambiare l’emozione per una convocazione in Nazionale. Perché la selezione del paese baltico - al contrario della ben più importante tradizione cestistica - non sarà proprio di primissima fascia (sei sconfitte su sei nell’ultima Nations League e ko anche nelle qualificazioni agli Europei col Lussemburgo), ma quando arriva la chiamata per rappresentare la propria bandiera le gambe un po’ tremano comunque. A soli 22 anni ha provato la soddisfazione anche Marius Adamonis, inserito dal tecnico Valdas Urbonas tra i convocati per le prossime gare in vista di Euro 2020 da giocare il 7 e il 10 giugno contro Lussemburgo e Serbia. Una chiamata tutt’altro che attesa: “Non me l’aspettavo proprio, ero già in vacanza. Sapere che il mio nome era in lista è stato veramente piacevole. E menomale che mi ero portato dietro scarpe e guanti”, racconta ai microfoni de Lalaziosiamomonoi.it.
UN ANNO COSTRUTTIVO - Di proprietà della Lazio e con un contratto in biancoceleste fino al 2022, l’ex portiere della Primavera dopo 7 presenze e 2 rigori parati in Serie B con la Salernitana ha vissuto quest’anno la sua prima stagione da protagonista. Perlomeno da inizio dicembre in poi visto che, prima dell’infortunio di Russo, non era riuscito a trovare spazio. Poi però il giovane nato a Panevezys non ha più lasciato il campo risultando decisivo in tante partite: “Credo che non abbiamo raggiunto quello che volevamo con la Casertana, ma se devo giudicare la mia stagione penso di aver fatto una buona annata. Certo ho commesso anche alcuni piccoli errori, però da questi posso soltanto imparare”.
INZAGHI E LA LAZIO - D’altronde Adamonis non ha mai nascosto la volontà di vivere il suo ruolo da protagonista, preferendo collezionare minuti in una categoria più bassa piuttosto che esser rilegato al ruolo di terzo portiere: “Personalmente anche per il futuro mi piacerebbe un nuovo prestito. È molto importante fare esperienza se come obiettivo si ha quello di giocare in una squadra come la Lazio”. Dopo aver preso parte lo scorso anno ai ritiri di Auronzo e Marienfeld, il futuro con la società non è stato ancora discusso: “Non so se il mio procuratore ha già sentito qualcuno del club, io non ho parlato con nessuno. Anche per quanto riguarda il ritiro di Auronzo non ho ancora novità”. Di certo Marius spera in una chiamata di Inzaghi, fresco di rinnovo: “Secondo me è l’allenatore giusto per la Lazio, è davvero forte. E anche il suo staff è formato da veri e propri specialisti. La Coppa Italia vinta quest’anno non è stato un caso”. Il sogno è in futuro vincere un trofeo anche insieme.
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