Lazio, Grigioni e quell'aneddoto su Maximiano: "La sera in stanza..."

Il preparatore dei portieri della Lazio, Adalberto Grigioni è intervenuto a fine allenamento ai microfoni di Lazio Style Channel. Ecco il suo intervento: "Quest’anno c’è molto entusiasmo, il lavoro della società è importante, i tifosi danno un’ulteriore spinta. La squadra sta lavorando con grande applicazione e attenzione, sono disponibilissimi. Adamonis ha lavorato con noi tutto lo scorso anno, è cresciuto tantissimo sotto ogni punto di vista, è pronto per calcare qualche palcoscenico importante. Alia è cresciuto perché in Serie C inizi a vivere con la pressione per il risultato in piazze di livello, che necessitano di un approccio diverso rispetto a quando sei un terzo portiere o giochi in Primavera. Furlanetto è un profilo interessante, è un po’ introverso, deve crescere dal punto di vista della personalità. Maximiano è un ragazzo sveglissimo, attento e concentrato, è un grande lavoratore: le basi sono ottime. Ha una predisposizione lavorativa diversa, è un atleta reattivo soprattutto dal punto di vista della comprensione. È reduce da un’esperienza europea, da questo punto di vista è diverso da Muslera, che doveva crescere dal punto di vista della fiducia in sé stesso; il nostro nuovo numero 1 invece ha già vissuto un anno in Liga con la maglia del Granada".
REINA E STRAKOSHA - "E' fondamentale la crescita, negli anni acquisiscono conoscenze. Nel giovane vedi che è più esuberante, crescendo hai più equilibrio. Loro devono avere personalità e atteggiamento giusto, io dico che tutti hanno le loro caratteristiche con i loro lati che ci si può lavorare. Sono propositivi e presenti, anche sotto l'aspetto del dialogo è tutto cambiato. Ad oggi e devono avere queste caratteristiche. Sotto l'aspetto tecnico lavoriamo sempre per crescere. Reina aveva step piccoli di crescita che anni dietro non aveva. Oramai se si fa parte del gruppo si deve lavorare costantemente, capire le posizioni dei giocatori e dare disposizioni in partita. Reina e Strakosha li ho sentiti, stanno bene, Pepe è felicissimo di essere tornato a casa. Thomas lo è anche lui, era il suo sogno andare in Inghilterra, a tutti e due faccio un grande in bocca al lupo. Mi stanno tutti e due a cuore".
MAXIMIANO - "La prima cosa che devono fare è imparare l'italiano. Maximiano mi ha detto che si mette su YouTube la sera e segue lezioni private. L'abbiamo messo in camera con un ragazzo italiano, noi gli diciamo qualche cosa in inglese e in spagnolo quando non capisce alcune cose. Mi chiede come si dicono determinate cose in italiano. Sta già molto avanti. In allenamento mi ha detto 'io amo questo lavoro' e proprio da questo si capiscono le sue caratteristiche come giocatore e ragazzo".
OBIETTIVO - "La tecnica è la base. Gli obiettivi sono sul situazionale e la tecnica con i piedi ma tutti gli allenamenti si svolgono sulle situazioni di gioco, su quel che si presenta la domenica. A Formello lo facciamo in relazione all'avversario che incontreremo. Obiettivo? Io personalmente sono tanti anni che svolgo questo lavoro, io a loro voglio trasmettere la mia umiltà e la mia passione e se mi seguiranno sono sicuro che qualcosa riusciranno ad acquisire. Voglio dare il meglio di me stesso per loro".