LAZIO STORY - 7 aprile 2012: quando la Lazio sconfisse il Napoli con una prodezza di Mauri

Ancora è viva l’emozione per la vittoria sul Salisburgo che la Lazio è già alla vigilia di un altro match importante. Domenica a Udine infatti ci sono in palio punti pesanti per la classifica e la squadra di Inzaghi non può commettere errori. Esattamente 6 anni fa i biancocelesti correvano sempre per la Champions e affrontavano una diretta concorrente come il Napoli di Mazzarri.
LAZIO - NAPOLI - La serata inizia in modo commovente visto che si celebra il ricorso di Giorgio Chinaglia, morto a Naples (Stati Uniti) il 1° aprile. Dagli spalti poi tanti sono gli incitamenti per Mirko Fersini, giovane ragazzo degli Allievi Nazionali di Inzaghi, vittima di un gravissimo incidente stradale. Sul campo Reja sceglie il 4-2-3-1 con Rocchi in attacco e alle sue spalle la linea composta da Candreva, Hernanes e Mauri. La Lazio parte forte e al 9’ sblocca il risultato con Candreva. Il tiro in diagonale dell’esterno non è irresistibile, ma De Sanctis manca la presa ed è 1-0. Irrefrenabile la gioia del giocatore, che dopo un inserimento difficile in biancoceleste, trova la svolta della propria stagione. Il Napoli però reagisce e schiaccia i capitolini nella loro area. Al 34’ gli azzurri trovano il pareggio, con Pandev abile a sfruttare un servizio di tacco di Lavezzi. Dopo il riposo è la Lazio a riprendere il gioco in mano, anche grazie al maggior equilibrio garantito dal neo entrato Gonzalez. La supremazia territoriale trova legittimazione al 68’ quando su traversone di Radu, Mauri si inventa una coordinazione perfetta e in rovesciata batte De Sanctis. Il gol è un vero e proprio capolavoro di bellezza, ma anche di importanza visto che porta di nuovo in vantaggio i biancocelesti. I conti vengono chiusi a 10 dal termine da Ledesma su rigore, concesso per netto fallo di Britos su Rocchi. Al fischio finale l’Olimpico esulta, la Lazio fa un grande salto verso la zona Champions.