Napoli, Mazzarri: "Rispetto la Lazio e temo Foggia, un grandissimo giocatore"

21.11.2009 12:51 di  Daniele Baldini   vedi letture
Fonte: tuttonapoli.net
Napoli, Mazzarri: "Rispetto la Lazio e temo Foggia, un grandissimo giocatore"
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© foto di Federico De Luca

Consueta conferenza stampa del sabato al centro sportivo di Castelvolturno. Il tecnico Walter Mazzarri ha parlato della prossima sfida interna contro la Lazio, non nascondendo i suoi tanti dubbi sulla formazione da schierare. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Come non mai sono in dubbio. Solitamente il venerdì e il sabato ho massimo una-due perplessità. Questa volta ho un sacco di punti interrogativi. La Lazio è una squadra molto forte al di là del loro momento no, dispone di un buon organico e di ottime individualità. Non ho nessun sentimento di rivincita nei confronti dei biancocelesti (riferito alla Coppa Italia). All'epoca allenavo la Sampdoria ma non nego che quella sconfitta mi bruciò parecchio anche perchè perdere ai rigori ti lascia l'amaro in bocca. Adesso penso solo al Napoli e ai ragazzi di cui dispongo. Zuniga è un giocatore di un certo livello e potrebbe giocare nel ruolo di Maggio ma per me quest'ultimo è intoccabile attualmente. Gli sto cercando di far capire che può fare bene anche sulla fascia sinistra e che i meccanismi sono gli stessi. Ha il vantaggio che sa calciare anche di sinistro. Devo capire l'atteggiamento tattico della Lazio e poi effettuerò le mie scelte. Ho mille incognite che mi porterò dietro fino a domenica. Rispetto la Lazio e temo Foggia che è un grandissimo giocatore . Per me Aronica è più forte di Roberto Carlos! I miei giocatori sono più forti degli altri. Non escludo neppure l'utilizzo di Grava, lo stimo tantissimo e gli voglio un gran bene anche se ha caratteristiche differenti da Aronica che sa proiettarsi anche in avanti. Di Quagliarella posso dire che si è allenato al massimo in queste due settimane. Lui vuole giocare più attivamente e ha bisogno di più palloni. Quando starà bene, riuscirà egli stesso ad andarsi a prendere il pallone. Certi automatismi vanno sicuramente migliorati. Deve esserci sempre qualcuno in area pronto a metterla dentro. Voglio coinvolgere tutti, per me sono tutti uguali e questo atteggiamento serve per farli giocare meglio. Dobbiamo capire che squadra siamo e che tipo d'identità abbiamo. Il calcio moderno non permette cali di tensione ed errori, al giorno d'oggi puoi perdere anche con l'ultima in classifica. Per noi avere sette nazionali è motivo di grandissimo orgoglio. Scudetto? Hanno ingigantito le mie parole. Ho solo detto che piazze importanti come Napoli, un giorno potrebbero ambire ad un traguardo così importante. Io non ho mai pensato di vincerlo".