Signori: "Apoteosi di Lazio! Il rigore contro il Napoli ricordo più bello. Il mio sinistro? E' ancora preciso..."

Secondo bomber di sempre nella storia della Lazio, storico capitano, l'attaccante che ha fatto palpitare i cuori dei tifosi per anni e anni. L'invito di Beppe Signori all'evento "Di Padre in Figlio" era indispensabile, colonna portante di lazialità, colui che ha riacceso l'entusiasmo della gente nel periodo di transizione tra gli anni bui della B e le vittorie con Cragnotti. Ultimamente è sparito dai radar dopo il coinvolgimento nella vicenda calcioscommesse. Stasera non poteva esimersi, è un pezzo troppo importante della storia gloriosa ed ultracentenaria dell'Aquila. Beppe Gol si è concesso per un'intervista ai cronisti presenti a margine dell'evento di questa sera.
Come stai Beppe? "Potrei stare meglio, tutt'apposto e niente in ordine".
Con quali sentimenti vivrai questa festa? "Con il sentimento di una grande festa, di un ritrovo con tante persone e giocatori che hanno fatto la storia di questa società. Credo sia bello ritrovare ogni tanto vecchi compagni che hanno condiviso gioie e dolori".
Un evento che ci riconcilia con uno sport rovinato da situazioni esterne... "Bisognerebbe ritrovare determinati valori, forse detto da me in questo momento non è proprio il massimo, valori che quando io giocavo erano ancora vivi. Si vedevano le famiglie e i bambini che venivano allo stadio con la passione, con l'entusiasmo, con i panini. Probabilmente oggi il calcio è cambiato per determinate situazioni e per interessi esterni. Più finanza, più politica, tanti aspetti che sono subentrati e che sicuramente non giovano a questo sport, a questo divertimento che è ancora il più seguito al mondo".
Una festa della lazialità, stadio gremito in opposizione agli spalti deserti nelle partite della Lazio... "Stasera si rivivrà la storia di questa società, in questa determinata situazione alla gente che verrà allo stadio interesserà soprattutto questo. Se ci sono altre problematiche, chi di dovere cercherà di risolverle".
Può essere un segnale per una svolta? "I tifosi della Lazio sono attaccati, amano questa maglia e ne hanno dato ampia dimostrazione. Questa sera ci sarà l'apoteosi di questa società, rivedere tanti giocatori scendere in campo credo che sarà motivo di divertimento e ricordo per tutti. Parlo di scendere in campo, non di giocare perchè sarebbe una parolona, io ho qualche chiletto in più come tanti ma forse sono uno di quelli che sta meglio (ride, ndr)".
Il tuo ricordo più bello in biancoceleste? "Probabilmente il rigore contro il Napoli che ci ha permesso di tornare in Uefa dopo tanti anni. Forse è stato il momento più emozionante".
Il sinistro è sempre lo stesso? "Penso che la precisione ci sia ancora, la forza probabilmente è calata".
Con chi preferiresti giocare? "Basta chiudere gli occhi, prendere un bigliettino e va bene"