Tommaso Turci di Dazn: "Quali profili vedrei bene tra i pali della Lazio"

Ai microfoni di Lazio Style Radio ha parlato il giornalista di Dazn Tommaso Turci, che ha fatto una panoramica sulle vicende del campionato italiano e sulla stagione appena terminata. Si è soffermato anche sulla Lazio "consigliando" alcuni portieri per la successione di Strakosha.
CAMPIONATO 2021/2022 - "Quest’anno è stato un campionato fantastico con lo scudetto in bilico fino alla fine e meritatamente vinto dal Milan. Mi aspettavo una lotta più agguerrita per i posti Champions. La Juventus ha poi fatto uno strappo importante chiudendo il discorso in anticipo. La lotta salvezza è stata particolare con la Salernitana che si è salvata con una quota piuttosto bassa. Il Cagliari era chiamato a vincere a Venezia e se non lo fai contro una squadra già retrocessa, probabilmente è giusto andare in B. È stata comunque una volata a Salernitana anomala. La Salernitana ci è arrivata in crescendo mente il Cagliari in calando".
MILAN - "I meriti di Pioli sono molti. Ha preso un gruppo circa due anni e mazzo fa, lo ha plasmato e lo ha fatto crescere. I meriti vanno anche alla società che ha preso i tasselli giusti e ai giocatori che sono maturati strada facendo. Credo che il percorso di questa squadra sia all’inizio e non alla fine. Sicuramente si rinforzerà e credo che possa far bene anche in Europa. D'altronde i giocatori sono disposti a “morire” per Pioli in campo".
PORTIERE LAZIO - "Strakosha finito il suo ciclo, ma in Serie A ci sono tanti portieri italiani importanti pronti per il grande salto come Silvestri, Vicario e Gollini nonostante abbia avuto poco spazio al Tottenham. Può essere un colpo di prospettiva visto che è un classe ’95. La Lazio deve prendere un profilo importante visto che giocherà in Europa e vuole continuare ad essere protagonista. Si tratta di un ruolo estremamente delicato".
VLAHOVIC - "Ha fatto bene alla Juve, ci ha messo cattiveria, voglia che vuole trascinare la squadra. Certo questo lavoro dispendioso fa si che possa perdere di lucidità, ma è un giocatore che cambia le caratteristiche della squadra, che la rende più lunga in campo. Si tratta di un calciatore di livello".
CALCIO ITALIANO - "Il nostro campionato non sia di basso livello, ma è giusto non accontentarci e ambire a qualcosa in più. All’estero ci guardano con occhi differenti rispetto a qualche anno fa. Adesso con il ritorno delle milanesi anche in Europa si può tornare a fare bene. Credo che nel medio-lungo periodo potremo tornare ad altissimi livelli. Manca però la cultura dei giovani, si tratta di un aspetto storico, spesso infatti si ha paura di rischiare. Ci vuole equilibrio, mancano un po’ di campioni nelle big ma non siamo così scarsi come tanti dicono".