Riapertura stadi, la Serie A vuole adeguarsi al resto d'Europa: la situazione

La Serie A chiede di adeguarsi ai principali campionati europei. Francia, Spagna e Inghilterra, riporta la rassegna stampa di Radiosei, hanno già annunciato porte aperte ai tifosi a partire dalla prossima stagione. L'Italia, al contrario, è ancora ferma al 25%, quota che i club considerano inaccettabile. Nel caso in cui non venisse alzata, le società non escludono di non presentarsi per la ripartenza. È questo il pensiero emerso nell'ultima assemblea di Lega, il primo luglio scorso, ribadito in una riunione informare di due giorni fa a Milano.
L'APPELLO DI DAL PINO - Stadi pieni ma con massimo riguardo per le disposizioni sanitarie anti-Covid. Il presidente Dal Pino ha scritto alle istituzioni nel week-end. Si tratta di un primo passo in attesa di un incontro ufficiale. E ora, come non mai, i club pongono la riapertura come condizione necessaria alla ripresa delle competizioni. In Inghilterra, all'annuncio di Johnson sulla fine delle restrizioni, ha fatto seguito quello sulla possibilità del ritorno del pubblico negli stadi. Porte aperte anche in Francia e in Spagna. E ieri è arrivato il via libera delle autorità tedesche al pubblico sugli spalti per la ripresa della Bundesliga fino a un massimo del 50%. Altro tema che le società vorranno affrontare, infine, quello dei ristori. Nonostante le perdite, infatti, non sarebbero stati erogati i contributi attesi al calcio.
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