ESCLUSIVA - Jankulovski: "Qualificazione aperta, ma la Lazio si gioca il tutto per tutto"

17.03.2016 09:00 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi / Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Jankulovski: "Qualificazione aperta, ma la Lazio si gioca il tutto per tutto"

Non è più la Repubblica Ceca di una volta. Si stava meglio quando si stava Nedved, Berger, Poborsky. Nella prima metà dei '70, i territori della Cecoslovacchia partorivano talenti in serie. Il 30 giugno del 1996, Oliver Bierhoff gelò il popolo ceco con un blitz al '95, l'uscita di scena di una Nazionale mostruosa che si arrese solo nella finale dell'Europeo inglese. Ascesa e declino, dal 2004 in poi la Reprezentace ha salutato tutti i suoi gioielli e il ricambio generazionale non ha ripagato le attese. Marek Jankulovski è uno degli ultimi giocatori di livello medio-alto ad aver appeso gli scarpini al chiodo. Una carriera di tutto rispetto spesa tra Napoli, Udinese e Milan: esterno alto di buona gamba riscoperto terzino da Carlo Ancelotti, professionista esemplare con qualche infortunio di troppo. La redazione di lalaziosiamonoi.it l'ha raggiunto in esclusiva per parlare di Lazio-Sparta Praga, del Milan (prossimo avversario in campionato, ndr) e del movimento calcistico del suo Paese.

Di cosa ti stai occupando dopo l'addio al calcio giocato? "Nel 2012 ho smesso ufficialmente con il calcio. Sto scoprendo la vita dopo il calcio, anche se sono rimasto all'interno di questo mondo. Ho commentato per tre anni la Champions League per un canale privato in Repubblica Ceca, sono ambasciatore della Nazionale. Sto aiutando un po' la proprietà del Banik Ostrava, dove iniziai a giocare, la squadra del cuore. Ogni tanto collaboro con qualche procuratore. Ancora niente di ufficiale e deciso, non ho nessun contratto, vediamo nei prossimi mesi"

Che situazione vive il calcio ceco? "C'è stato un po' di cambiamento, anche la Nazionale sta scoprendo la squadra nuova dopo l'era dei giocatori del 2000 e del 2004. A quell'epoca andavamo forte con campioni del calibro di Nedved, Poborsky, Koller e Baros. Il nuovo ciclo sta andando abbastanza bene, si è qualificato per gli Europei. Il campionato ceco è di livello normale, al momento con pochi talenti, speriamo che la situazione migliori".

C'è un giocatore che vorresti vedere in Italia? "È difficile dire se c'è qualcuno preparato per il campionato italiano. Si stanno scoprendo le nuove accademie per giovani, ogni città sta inaugurando nuove strutture. Ci vorrà un po' di tempo, in questo momento non so dire se c'è un talento pronto per il campionato italiano".

Stasera lo Sparta Praga proverà il blitz in casa della Lazio, esistono margini per il colpaccio? "Le possibilità ci sono sempre, all'andata è finita 1-1, un risultato aperto a tutto. Vedendo le ultime partite fuori casa dello Sparta Praga, è una squadra che sta bene e ha i giocatori giusti per colpire in contropiede. Troverà una squadra difficile come la Lazio, però il risultato non è scontato, non li vedo già eliminati".

La Lazio sembra più carica per il passaggio del turno. "Le motivazioni le hanno entrambe. La Lazio in campionato è un po' dietro, è quasi impossibile arrivare in coppa. Si giocherà il tutto per tutto per accedere ai quarti. Anche lo Sparta Praga ci penserà, ma la sua priorità resta il campionato. Sta lottando per il primo posto, è a tre punti dal Viktoria Plzen. La vittoria del titolo nazionale è più importante, anche per accedere alla Champions League. Vediamo, si parte dall'1 a 1...".

Dallo Sparta al Milan, avversario in cerca di rivincite. "Mi aspetto un Milan arrabbiato. Ha pareggiato con il Chievo e perso con il Sassuolo, si sono fermati un po'. In queste partite che restano deve raccogliere più punti possibili per arrivare almeno in Europa League, altrimenti sarebbe un anno molto difficile".

 

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