Castroman: "Quella di Sarri una grande Lazio, è la favorita". E sul "mio" derby... - VIDEO

Lucas Castroman ha trascorso due anni, dal 2001 al 2003, a Roma, sponda Lazio. Tuttavia, l'amore che lo lega ai colori biancocelesti è rimasto ben intatto nel corso degli anni, tanto da continuare a seguire praticamente in modo quotidiano le vicende della squadra. E alla vigilia del derby della Capitale, è impossibile non ricordare il suo gol nella stracittadina del 29 aprile 2001: la Lazio riuscì ad evitare la sconfitta andando in rete al 95'. L'esultanza e la corsa sotto la Nord, il resto è storia. Intervenuto ai nostri microfoni direttamente dall'Argentina, dove vive e studia per diventare un bravo allenatore, Castroman ha riavvolto il nastro, ricordando aneddoti del passato, ma si è anche espresso sulla sfida di domenica pomeriggio. E l'ha fatto con una certezza: "La Lazio è la favorita". Di seguito, le sue dichiarazioni:
1. Lucas come stai? Dicci qualcosa del tuo presente. La gente laziale ti adora. Vuole sapere che fai. Come vivi il calcio oggi? Se ti manca la Lazio e l'Italia...
"Ora sono un allenatore. Ho finito il corso, ho la licenza PRO. Ho avuto la mia prima esperienza con una squadra, il Chacarita Junior, e adesso sto cercando una nuova squadra, guardando sempre il calcio nel mondo. Continuo a studiare, a cercare squadre da poter allenare. Sto piano piano partendo con questa nuova carriera. L'Italia mi manca tantissimo, ho sempre bei ricordi. Quasi i migliori ricordi della mia vita li ho vissuti lì, l'Italia resterà sempre come casa".
2. Sei arrivato nella Lazio scudettata di Cragnotti. Raccontaci quei giorni chi ti portò? Come ti scoprirono?
"Sono arrivato alla Lazio all'inizio del 2001, era il club di Cragnotti. Eriksson andò via poco prima che io arrivassi, ha preso la squadra Dino Zoff, una bravissima persona e un grande uomo. Mi portò Settembrini, lo stesso procuratore di Simeone. La Lazio aveva visto dei miei video, avevo 20 anni, si sono interessati e mi hanno detto subito di venire in Italia. In un attimo dissi di sì e cominciai immediatamente a vedere com'era fatta questa squadra. Una squadra che aveva appena vinto lo scudetto, doveva giocare la Champions. Si trattava di una bellissima sfida".
3. Nella Lazio di quegli anni ci furono tutti campioni. Molti sono diventati allenatori di successo. Tu con chi avevi un rapporto speciale? Senti ancora qualcuno?
"In quella Lazio c'erano dei campioni, non solo in campo. Io ero il più piccolo, ma mi trovai immediatamente alla grande. Mi hanno fatto sentire parte di quella squadra. Sto cercando di diventare un bravo allenatore come hanno fatto i miei compagni: Simeone, Miahjlovic, Inzaghi, Stankovic, Nesta. Sono contentissimo per loro, cerco di avere un rapporto con tutti. Non riusciamo sempre, ma ogni volta che ci vediamo o ci scriviamo, mi fa sempre piacere".
3. È la settimana del derby. Cos'è il derby a Roma ? Come ti avvicinavi al derby?
"Si sta avvicinando un nuovo derby. Il derby della Capitale è uno dei più belli al mondo. Qui esiste River - Boca, ma per Lazio - Roma ho visto tifosi iniziare i preparativi già quindici giorni prima. Ricordo tantissime cose".
4. Di te memorabile fu: il gol in quel derby. Pareggio in extremis 2-2 e per i laziali valse più di un successo. Ci racconti quegli attimi?
"Ci sono stati derby bellissimi, e quello che vi posso raccontare è senz'altro quello del pareggio al 95', del 2-2. Perdevamo 2-0, sono entrato e non volevo mollare. Ho fatto di tutto per portare avanti la squadra. Fece un bellissimo gol Pavel Nedved. Alla fine, dopo il terzo calcio d'angolo di seguito, il pallone rimase lì e mi sono detto 'deve entrare per forza'. Il pallone passò sotto i piedi di tre o quattro uomini, il portiere non riuscì a far nulla. Mentre entrava, nella mia mente si 'rallentava' tutto. La Curva Nord è esplosa, mi hanno portato lì. Non sapevo cos'avessi fatto, adesso lo so, ma ventidue anni dopo. Continuano a chiamarmi, a ringraziarmi per quel bellissimo gol che mi è rimasto nel cuore, come in quello di tutto i tifosi".
5. Questa è una nuova Lazio. Gioca un calcio aggressivo con Sarri ed ha un attaccante di caratura internazionale Ciro Immobile. Che idea hai di questa squadra?
"Quella di Sarri è una Lazio che va sempre avanti, che aggredisce. Ha dei calciatori per fare questo gioco, un attaccante che per me è tra i cinque migliori al mondo, Ciro Immobile. Sta andando alla grandissima".
6. Penso a Immobile, Milinkovic, Luis Alberto. Chi avrebbe potuto giocare nella tua Lazio?
"Certamente, penso tutti. Lo stanno dimostrando adesso. Nonostante fosse un calcio un po' diverso, la voglia di far sempre bene non cambia, vent'anni prima o vent'anni dopo. Avrebbero potuto far bene anche in quella squadra di grandi campioni. Questa è una grande Lazio. Non mi piace fare i paragoni, mi piace vedere la Lazio vincere e giocare bene".
7. E chi è favorito tra Roma e Lazio?
"Per forza la Lazio. Non vedo un'altra squadra, se non quella biancoceleste, come vincitrice del derby. Nonostante ora in classifica siano pari, il derby rimane una partita un po' 'fuori' rispetto al campionato italiano, una sfida a sé. E lo è anche per la gente. Se non si vince lo scudetto, o se non si arriva secondo o terzo, che perlomeno si vinca il derby! È una partita da vincere sempre".
"Un saluto a tutti i tifosi laziali, sempre forza Lazio. Speriamo di vincere anche questo derby" (Instagram: @castromanlucasm).
Pubblicato il 19/03
© RIPRODUZIONE RISERVATA - La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge.