Famiglia Lazio, il segreto per la corsa scudetto è un gruppo granitico

02.03.2020 09:15 di  Federico Marchetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Famiglia Lazio, il segreto per la corsa scudetto è un gruppo granitico
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Qualche mese fa, durante festa di Natale della Lazio all'Eur, un Caicedo abbracciato a Correa dava per la prima volta voce ad un sogno che si riteneva fosse proibitivo anche solo pensare: lo scudetto. Una scena che si è ripetuta poi pochi giorni fa, alla festa di compleanno di Immobile a Palazzo Brancaccio, e che ha suscitato di nuovo festeggiamenti e abbracci. Come riporta l'odierna rassegna stampa a cura di Radiosei, la Lazio di quest'anno si comporta a tutti gli effetti come una famiglia di tifosi, e proprio questo percorso cominciato da lontano sta facendo la differenza nella stagione incredibile dei biancocelesti. Il primo step è stato il reintegro di Stefan Radu, una ricomposizione con la società operata appena prima di partire per Auronzo fortemente voluta da Inzaghi e dal resto della squadra che ha cementificato le fondamenta della famiglia biancoceleste. Altro bivio importante quello presentatosi davanti ad Immobile quando Inzaghi lo sostituì contro il Parma e lui reagì male davanti alle telecamere: scuse immediate, panchina "punitiva" contro l'Inter accettata e infine l'abbraccio con Inzaghi dopo il gol a Firenze che suggella la fine di qualsiasi polemica. Poi i passi fondamentali fatti sul prato verde dalla Lazio: la rimonta "da uomini" contro l'Atalanta, la doppia vittoria sulla Juventus in campionato e Supercoppa che hanno donato alla squadra consapevolezza e le hanno permesso di cominciare ad avvicinarsi alla vetta della classifica, la vittoria da brividi contro il Cagliari nei minuti di recupero e da ultimo il successo in rimonta contro l'Inter, con il gol di Milinkovic da lui dedicato a tutta la squadra. E proprio questa è stata la costante di tutte queste partite, l'unità di intenti che si esplica poi nel lavoro del singolo messo a disposizione del gruppo, in una panchina che si riversa in campo ad ogni gol come se fosse stata lei a segnarlo. In quella voglia di abbracciarsi che ha dimostrato anche Correa, di nuovo, dopo il gol al Bologna, "rubato" a Caicedo che era rimasto in panchina ma che ha accettato di buon grado la scelta di Inzaghi e l'abbraccio con il Tucu. Perché questa Lazio è una famiglia, ed è proprio lì la sua vera forza.

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