Bayern - Lazio | Rimpianti e lacrime: tris tedesco e bye bye Champions

La Lazio saluta la Champions League. I biancocelesti si inchinano al Bayern Monaco che torna grande in una sfida decisiva per Tuchel. La squadra di Sarri parte forte, ma paga più del dovuto l’errore di Immobile che al 37’ non segna da dentro l’area piccola. Poco dopo Kane stappa il match e Muller, con qualche polemica, raddoppia sul gong della prima frazione. Nella ripresa ancora l’inglese arrotonda il risultato e manda avanti i bavaresi. Per le aquile resta una Champions League giocata bene e salutata con qualche rammarico.
FORMAZIONI - Sarri sceglie Vecino in cabina di regia. Il 5 completa il reparto con Luis Alberto e Guendouzi. Davanti torna il tridente titolare con Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni. In difesa Hysaj non è al meglio così a sinistra tocca a Luca Pellegrini. Provedel, Marusic, Gila e Romagnoli completano l’undici.
PRIMO TEMPO - La Lazio parte bene e non teme il calore dello stadio bavarese. La prima conclusione è di Guendouzi che calcia dal limite, palla fuori non di molto. Biancocelesti dimostrano di non avere paura e giocano un primo quarto d’ora offensivo dove arrivano bene negli ultimi venti metri difettando però la misura dell’ultimo passaggio. Il Bayern si sveglia con Musiala dal limite che scalda i guantoni di Provedel. Al 17’ ancora i padroni di casa con il tiro dal limite di Kane che esce di un niente complice la deviazione di Mario Gila. I tedeschi fanno girare bene il pallone e spaventano i biancocelesti che tengono bene e quando possono ripartono. Al 37’ la Lazio ha una chance enorme: cross di Zaccagni, De Ligt spizza e libera Immobile che tutto solo davanti a Neuer mette fuori di testa. Nel più classico dei gol mangiati gol subiti, le aquile vanno sotto: serie di rimpalli in area, Kane colpisce, Provedel non è perfetto e la palla si infila in rete. Sulle ali dell’entusiasmo i tedeschi sfiorano il raddoppio con Musiala che di sinistro non inquadra lo specchio per questione di centimetri. Nel finale il protagonista diventa Vincic che prima non concede un angolo alla Lazio e poi fa battere il corner al Bayern nonostante fosse scaduto il minuto di recupero. Sul tiro dalla bandierina, De Ligt calcia male, ma trova Muller che è tenuto in gioco da Felipe Anderson e raddoppia. Un 2-0 ingeneroso per quanto visto in campo e per il bel primo tempo giocato dalla squadra di Sarri.
SECONDO TEMPO - Nessun cambio durante l’intervallo e inizio tempo con una protesta della Lazio per un contatto tra Immobile e de Ligt in area bavarese, ma è più Ciro che per calciare colpisce l’avversario che altro. Musiala e Guerrero mettono paura a Provedel, ma le loro conclusioni escono. Sarri chiede aiuto alla panchina con Cataldi, Isaksen e Castellanos al posto di Vecino, Zaccagni e Immobile. I cambi non cambiano lo spartito e il Bayern, dopo un pressing infinito, trova il tris: tiro di Sané, Provedel respinge sui piedi di Kane che insacca. I tedeschi riprendono a giocare con un Musiala sublime che trascina i suoi. Muller colpisce il palo con deviazione di Provedel, mentre Sané non inquadra lo specchio. La Lazio prova a scuotersi con Luis Alberto che ha la palla buona, ma trova la deviazione di Pavlovic. Sarri richiama Felipe Anderson per inserire Pedro, mentre poco dopo tocca a Kamada al posto di Luis Alberto. Lazio che prova a pungere, ma sbatte sulla difesa tedesca. La Lazio esce a testa alta e con qualche rimpianto per i gol sbagliati all’andata e per l’occasione di Immobile che avrebbe cambiato la partita.
Pubblicato il 5/03