Amichevole Kosovo-Albania, Berisha torna a casa: "Che emozione, sarà una giornata di festa"

Un'amichevole dai mille significati. È quella che andrà in scena tra Kosovo e Albania il prossimo 13 novembre allo Stadio Comunale di Pristina. In particolare per Etrit Berisha, nato proprio a Pristina, sarà una giornata speciale: "Aspettavo da tanto tempo di giocare questa amichevole. Non è stato semplice organizzarla, era un desiderio che avevo da tanto", ha dichiarato il portiere della Lazio al quotidiano Zëri. "Ne ho parlato tempo fa - ha proseguito - con il presidente della Federazione calcistica albanese, Armand Duka: ci promise che un giorno avrebbe organizzato una partita contro il Kosovo. Ha mantenuto la promessa". Dopo la gioia per la storica qualificazione agli Europei del 2016, Berisha è atteso da un'altra giornata memorabile. L'ex Kalmar tornerà a casa sua con la maglia dell'Albania, lui che per un brevissimo periodo ha difeso i pali della Rappresentativa del Kosovo: "Da quando c'ero io sono stati fatti grandi passi in avanti. Hanno una squadra molto buona e so che stanno facendo un grande lavoro per farsi riconoscere dalla UEFA e dalla FIFA". Che ha autorizzato il Kosovo a disputare amichevoli ma non tornei internazionali. Il motivo? Anche se il Kosovo ha dichiarato l’indipendenza dalla Serbia nel 2008 ed è attualmente riconosciuto come Stato da 23 dei 28 paesi dell’Unione Europea e 108 dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite, non ha ancora uno status giuridico formalmente e univocamente riconosciuto. Questa condizione di fatto gli impedisce di far parte dell’UEFA, il massimo organismo governativo del calcio europeo, e della FIFA, il massimo organismo di quello mondiale. In quel di Pristina ci sarà anche modo di continuare i festeggiamenti per l'accesso agli Europei: "Spero che sarà un giorno di festa e divertimento, vogliamo far divertire i tifosi presenti", ha concluso.