Lazio, chi lo avrebbe mai detto? C'è un problema in attacco

Quella di lunedì contro la Juventus poteva essere lo scontro decisivo per lo scudetto. Non lo sarà a causa del drastico calo avuto dalla Lazio dopo la ripresa del campionato. Tanti i problemi per la squadra di Inzaghi, a partire dalla condizione fisica fino ad arrivare a una fase difensiva rivedibile. Nelle ultime gare i biancocelesti hanno anche il mal di gol. 4 gol segnati nelle ultime 5 partite e appena 4 punti conquistati. Solo 2 gol nei secondi tempi quando la Lazio inizia a calare vistosamente, quelli di Parolo e Immobile a Torino. È passata da essere il secondo miglior attacco prima del lockdown a diventare la quarta squadra per gol segnati dietro ad Atalanta, Juventus e Inter. La squadra di Inzaghi viaggiava a un ritmo di 2,3 reti a partita. Come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, dalla ripresa del campionato la media è calata drasticamente a 1,1. Nella gara di Udine è stata interrotta inoltre la striscia di dodici trasferte consecutive con almeno un gol segnato. La crisi offensiva è strettamente legata al momento no del bomber. Ciro Immobile è solo un lontano parente del centravanti letale conosciuto sin qui. Inconcludente, nervoso e quasi sempre impreciso, il numero 17 dovrà cambiare marcia anche per vincere la classifica cannonieri. Ronaldo si è avvicinato pericolosamente e dista solo una rete. Irriconoscibile un po’ tutta la squadra che ha contribuito poco alla manovra offensiva. Correa non è mai stato al top della condizione e Caicedo è irriconoscibile. Il gioco biancoceleste non è fluido e spumeggiante come prima. Per questo la media punti post lockdown è di 1 punto a partita, mentre prima dello stop aveva toccato quota 2,38.
Lazio, emergenza senza fine: si ferma anche Radu
Calciomercato Lazio, sul taccuino anche Lasagna e De Paul: i dettagli