Lazio, Rovella non molla mai: rabbia e cuore per la maglia biancoceleste

RASSEGNA STAMPA - La voglia di spaccare il mondo che Rovella mette in campo è qualcosa di naturale. È un concentrato di energia, grinta e passione pura e si è visto anche contro la Juve, quando Baroni lo ha sostituito con Vecino: Nicolò ha avuto una reazione istintiva, voleva restare in campo, era il momento decisivo. Un gesto che il tecnico ha capito subito: "Voglio che i miei giocatori si arrabbino quando escono". Ora l’obiettivo è l’Inter, per giocarsi le ultime speranze europee dopo l'evitato sorpasso della Roma in seguito alla sconfitta con l'Atalanta.
Rovella ha scelto la Lazio con il cuore. Come riporta il Corriere dello Sport, a gennaio lo cercavano Aston Villa e Liverpool, ma lui non ha mai avuto dubbi: vuole restare e diventare una colonna del club. Con una media di 11-13 km a partita, è uno dei più instancabili della squadra. Spalletti l’ha premiato con la convocazione in Nazionale, dove porta la stessa energia che mostra in biancoceleste e proprio per questo lo richiamerà in estate.
Pur non essendo nato a Roma, Rovella si è innamorato della Lazio grazie agli amici e alla storia del club, come ha raccontato più volte. Ieri ha ricevuto il “Premio Maestrelli”, riconoscimento alla sua identità laziale: assente per impegni, ha ringraziato con un videomessaggio. Premiato anche Baroni, che ha voluto condividere il merito con tutta la famiglia Lazio.