Cinecittà, la carbonara e il tatuaggio di… San Pietro: dentro il mondo di Pellegrini

02.02.2023 08:30 di Elena Bravetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
Cinecittà, la carbonara e il tatuaggio di… San Pietro: dentro il mondo di Pellegrini

Lazio, Roma, famiglia. Se volessimo riassumere la vita di Pellegrini in tre parole, forse, utilizzeremo proprio queste. Della sua passione biancoceleste, non c'è da dir molto. Quel "è la mia squadra del cuore, penso di non aver provato mai niente di simile in vita mia" la dice lunga. Basta, e avanza. E poi i racconti degli amici, il derby visto tutti insieme in Curva Nord. Per non parlare delle parole spese nei confronti di Daniel Guerini, la giovane promessa della Lazio la cui vita è stata spezzata in un tragico incidente il 24 marzo del 2021. "Una giornata incredibile ed emozionante, dedicata a un ragazzo che amavano tutti": nel feed Instagram di Pellegrini un post è tutto per "Guero" e la sua famiglia "incredibilmente forte e di cuore buono". L'immagine pubblicata lo ritrae in compagnia, tra gli altri, di Aquilani, Bruno Conti e mamma Michela in occasione del Primo Memorial Guerini.

Roma è, invece, casa sua. Luca nasce nel quartiere di Cinecittà, e con la Capitale coltiva un legame fortissimo, tanto da tatuarsi sulla spalla uno dei simboli della città eterna, la Cupola di San Pietro. Tutto inizia sul campo della Tor Tre Teste, dove fa "du palleggi" con Bruno Conti, che intravede del talento. Il provino fila liscio, firma per il club giallorosso. Tanto è forte il rapporto con la propria città che pur di restare a casa Luca dice "no" a Monaco e Liverpool, precludendosi avventure "appetitose", soprattutto per un giocatore giovane e in rampa di lancio. A Roma ha i suoi amici, gli stessi che l'hanno abbracciato forte appena è rientrato a Fiumicino dalla Germania, ma soprattutto la sua famiglia, vera forza e primo sostegno di Luca: con la sorella un legame praticamente simbiotico.

La carbonara il suo piatto preferito. E poi c'è la playstation, il padel e il padbol nella lista dei passatempi di Pellegrini. Maldini e Bale i suoi idoli, stimati e sognati appena messi gli scarpini. Prima di allora, ancora piccolissimo, indossava costume e cuffia e amava definirsi nuotatore. Poi ha lasciato perdere e ha iniziato a fare "di tutto e di più" sul campo di calcio. Nelle giovanili vince tutto: Giovanissimi e Allevi Nazionali, poi la Primavera, diventando uno dei pochi ad aver vinto tre finali giovanili di fila con la stessa maglia. Gli inglesi del Reading si presentano a Trigoria con una sfilza di DVD a una serie di dati. Pellegrini ringrazia, ma dice "no". Con serenità e consapevolezza. Le stesse che ha utilizzato per rispondere alla Lazio, questa volta con un sì. Sincero e pieno d'amore. Benvenuto Luca, dopotutto questa è sempre stata casa tua.

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