Inaugurazione del progetto Reset Academy. Malagò sullo sciopero delle Curve: "Dispiace per lo stadio vuoto" FOTO&VIDEO

AGGIORNAMENTO ORE 15:51 – Inoltre, Malagò si è soffermato anche sul derby che andrà in scena domenica pomeriggio e in particolare sulla decisione delle due Curve di non entrare allo stadio: “Mi auguro che ci sia un ripensamento, in cuor mio spero che da un momento all'altro ci sia un gesto di superiorità anche da parte di questi ragazzi e ragazze. Non posso ovviamente andare contro i provvedimenti di chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico, questo non mi compete. Ma gli dico, se possibile di essere superiori – riporta corrieredellosport.it -. Io sia in casa che in trasferta sono sempre stato vicino alle tifoserie e questo lo sanno molto bene. Spero moltissimo che i tifosi cambino idea. Mi rendo conto che c'è distanza, io sono un funzionario pubblico e mi dispiace da morire vedere lo stadio con le curve vuote o semivuote, senza il tifo organizzato, quella parte più forte della tifoseria".
AGGIORNAMENTO ORE 13:45 - A margine dell’evento arrivano anche la parole del presidente del CONI, Giovanni Malagò riguardo un’eventuale rielezione di Carlo Tavecchio: "Ho parlato con Tavecchio in questi giorni come ho sempre fatto anche in passato, con la grandissima frequenza con cui parlo con tutti i presidenti federali. Le parole restano e le condanniamo fortemente: sono da censurare. Ma gli ho chiesto: 'Dimmi se c'è qualcosa di diverso o in più rispetto a quello che ho letto'. Forse ci sono dei retroscena, una serie di incontri con questo giornalista con una richiesta di finanziare alcuni progetti. A me non manca il coraggio per prendere l'iniziativa di fare le cose", ha proseguito Malagò. "In questi due anni ho portato avanti i commissariamenti di Federazioni seppur con grande dolore e anche di comitati regionali di persone a cui sono legato e devo riconoscenza. Se ci sono gli estremi io però vado avanti. Attendo per oggi il report della FIGC. Non si può dire, è una nuova stagione e un nuovo momento. Inoltre le lezioni al Comitato Olimpico sono tra due anni. Non ci siamo detti nulla di particolare ma l’ho sentito al telefono nei giorni scorsi. Se gli ho detto di non ricandidarsi? Io non posso permettergli di non fare una cosa, qui c’è una dinamica etnica e quello che ci ascolta non dipende da noi, ma da chi vota il soggetto. E’ questo il ragionamento su cui si deve creare il presupposto dell’opinione pubblica. Il mandato cade il 31 dicembre del 2016, quindi da qui a molti mesi. Voi sapete cosa può succedere in questo tempo? Su questo argomento ho parlato anche con Renzi e ha risposto come risponderebbe ogni primo ministro. Sta alla coscienza di ogni singola persona fare la valutazione di questa vicenda, vorrei capire gli estremi per identificare questa vicenda come un ricatto – che è una parola forte - o se invece è stata una chiacchierata tra degli amici con delle frasi sbagliate, inaccettabili e quant’altro. Questo ancora non l’ha capito nessuno”.
È stato presentato questa mattina presso il centro sportivo “La Borghesiana” di Roma, a partire dalle 11.30, il nuovo progetto internazionale Reset Academy, rivolto al mondo del calcio giovanile con lo scopo di creare, rinnovare e perfezionare le dinamiche tecniche, umane e sociali dello sport. Il progetto nasce dalla volonta della società Reset group di promuovere nuovi riferimenti e modelli a cui ispirarsi nell'ambito della crescita sportiva e calcistica. All'evento sono presenti anche il presidente del CONI Giovanni Malagò e Marcello Lippi, presidente onorario di Reset Academy, oltre che agli ex calciatori Angelo Peruzzi, Bernardo Corradi, Giuliano Giannichedda, Vincent Candela, Nicola Amoruso, Angelo Di Livio, Michelangelo Rampulla e Roberto Stellone, oggi tecnico del Frosinone e molte altre personalità del mondo del calcio. Il primo a prendere la parola è Carlo Diana: "Nel '98 mi viene dato come incarico quello di formare managerialmente Davide Lippi. Mi impressionò la sua voglia di imparare e il senso dell'amicizia. Da lì abbiamo iniziato il nostro percorso. Dopo due anni però lo richiamò il campo, e iniziò la sua carriera da procuratore, scoprendo giocatori che sarebbero diventati campione del mondo. Nel 2006 però scppiò lo scandalo di Calciopoli, nel quale Davide fu ungiustamnte implicata. Mi richiamò, ricordandomi di quelle idee nate nel '98. Da qui nasce Reset Group, il nome non è casuale. In sette anni abbiamo fatto molta strada". Cinque ingredienti sono fondamentali per questo progetto innovativo: "L'idea di un'accademia nasce nel 2014. Avevamo bisogno di una casa che ci ospitasse. Dopo varie ricerche abbiamo individuato la Borghesiana. Poi ci serviva un capitale umano altamente professionale e moralmente irreprensibile. Un metodo didattico innovativo era essenziale, così come un progetto sociale di grande valore. Infine, era necessario un maestro di calcio, abbiamo scelto il migliore: Marcello Lippi". Interviene poi Davide Leonardi, responsabile del progetto Insuperabili: "Siamo partiti con l'idea di integrare insegnamenti tecnici ed educativi, permettendo di creare una scuola ad hoc per i ragazzi disabili". Prende la parola anche Pancalli, ex assessore dello Sport del comune di Roma: "E' un'iniziativa che si colloca all'interno del sistema calcio. Se si vuole partire dal capitale umano, l'attenzione che dedicate alle persone disabili è bellissimo. Insuperabili voi che avete creato questo progetto, insuperabili i bambini ch parteciperanno. Insuperabile il calcio. Mi auguro che questa iniziativa venga seguita in grande scala". Segue Davide Lippi: "Volevo anche io fare qualcosa per questo sport, così ho deciso di creare questa accademia. Cercando di dare ai ragazzi quei valori della mia generazione, dove si giocava per strada. Oltre a far giocare i nostri ragazzi in un bellissimo centro, abbiamo pensato di riprodurre un campo di cemento, per abituarli a un rimbalzo di palla differente, per esempio. Perché la Borghesiana? L'unica finale di Champions che mio padre ha vinto, l'aveva preparata qui!". Un progetto in via di espansione: "Abbiamo contatti in Cina, in Colombia, in America. Vorrei sfruttare anche il mio strumento di procuratore per aiutare i ragazzi a emergere". Microfono a Marcello Lippi, presidente onorario dell'Accademia: "Iniziai allenando i giovani, nella Primavera della Sampdoria, ma mi resi conto che non ero fatto per quello. Lasciai il settore giovanile. A mio figlio ho donato i miei principi morali, ma non le mie qualità tecniche. Io sono molto più forte! Mi ha aiutato a colmare questa lacuna, quindi, facendomi presidente onorario di un'accademia per giovani. Farò del mio meglio per dedicarmi al settore giovanile. La scuola italiana, nel calcio, è superiore a tutte le altre. Le difficoltà che si riscontrano in italia non ci sono negli altri paesi. Le capacità, le conoscenze tecnico-tattiche che abbiamo noi non ce le ha nessuno. L'Italia ha vinto quattro mondiali, se avesse vinto ai rigori contro il Brasile sarebbe a quota 5. Questo significa che l'Italia può vincere sempre. Un augurio anche alla Nazionale di Conte: a prescindere dai fuoriclasse, gli azzurri possono vincere. Il fuoriclasse, qui, è il gruppo. L'unione di intenti". Parola poi a Giovanni Malagò: "Sono affezionato a Marcello e stimo Davide. Oggi il calcio è ben rappresentato, e proviamo tutti gratitudine per ciò che ha fatto Marcello. Il calcio deve darsi una veste diversa, deve crescere anche dal punto di vista delle infrastrutture". E proprio a riguardo di infrastrutture, Malagò ha spiegato: "Se Roma vincerà la scommessa delle Olimpiadi, la Borghesiana diverrà il fiore all'occhiello, e raccoglierà il bacino d'utenza maggiore dell'iniziativa". Nel bouquet dell'offerta dell'Academy non può mancare il calcio femminile: "Quando Davide me lo ha detto, sono stato molto entusiasta!".