ESCLUSIVA Radiosei - Spinosi: "Fiducia a Petkovic, la squadra si rialzerà! Non me ne voglia Sinisa ma a Genova servono i tre punti"

Nella squadra che a ridosso degli anni duemila vinceva tutto o quasi – in Italia come in campo internazionale – c'era anche lui. Luciano Spinosi, storico vice di Eriksson nella Lazio dell'epoca d'oro cragnottiana, fu uno degli artefici di quel periodo magico. Insieme al tecnico svedese condusse quello squadrone alla conquista di 2 Coppe Italia, 1 Coppa delle Coppe, 2 Supercoppe Italiane e una Supercoppa Europea, senza dimenticarsi dello Scudetto del 2000. Rimase da collaboratore tecnico anche durante la gestione Mancini, togliendosi la soddisfazione di arricchire il proprio palmares con l'ennesima coppa nazionale, conquistata al Delle Alpi contro la Juventus, società che più di tutte lo aveva valorizzato nella sua carriera da calciatore. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiosei, l'ex difensore romano è tornato a parlare di Lazio e lo ha fatto partendo proprio da quegli splendidi ricordi che lo legano alla prima squadra della capitale: “Con Eriksson siamo arrivati a Roma nel lontano 1996. Lì ho trascorso sette anni bellissimi e pieni di successi. I tifosi laziali mi volevano bene nonostante i miei trascorsi in maglia giallorossa, ancora mi fermano per strada per ringraziarmi e questo è molto gratificante. Mi sono sempre comportato da professionista, nel calcio questa è la cosa più importante. Lo dimostra quanto successo a Candreva dopo il suo arrivo, si è guadagnato la fiducia a suon di prestazioni”. Dopo questo tuffo nel passato, Spinosi si focalizza sul presente e passa ad analizzare lo stentato avvio di stagione della formazione biancoceleste: “E' un periodo delicato dove i risultati non arrivano. La società ha preso dei giovani forti ma sta attraversando un momento sfortunato, quando si fanno male i giocatori più raprresentativi è dura non accusare una flessione di rendimento. Non credo che sarà una stagione anonima, il campionato è lungo e penso che la squadra si riprenderà. Da fuori è difficile capire di chi siano le responsabilità di questo brutto inizio di stagione, bisognerebbe vivere lo spogliatoio per capire i motivi di questo appannamento. Petkovic l'anno scorso con tutti gli uomini a disposizione ha fatto molto bene, aspetterei e darei fiducia all'allenatore. Keita? Non l'ho ancora visto giocare ma mi sembra bravo, se la società ha deciso di investire su di lui avrà di sicuro valutato le potenzialità del giovane spagnolo”. In chiusura, l'ex collaboratore di Eriksson si sofferma sul prossimo impegno dei capitolini, chiamati a infrangere il tabù trasferta in quel di Marassi. Avversario di turno la Sampdoria, squadra che Spinosi conosce molto bene, avendola allenata per una stagione prima di iniziare la sua avventura trionfale a Roma: “La Samp ha scelto di esonerare Rossi e prendere Mihajlovic, spero possa fare bene. Avendolo allenato posso dire che si vedeva che aveva la stoffa per fare l'allenatore. Il tempo ci dirà se diventerà un buon mister, adesso è troppo presto per giudicarlo nella sua nuova veste, da giocatore invece era incredibile, fortissimo. Conosce Genova e l'ambiente blucerchiato, gli auguro di fare bene, anche se domenica confido in una vittoria biancoceleste. E' arrivato il momento dei tre punti, se incominci a vincere prendi morale e il gruppo ne beneficia. Dopo il buon pareggio di Parma serve una vittoria, non me ne voglia Sinisa...”