Lazio, Viviano racconta: "Mihajlovic piangeva dopo le partite..."

Due lati di Sinisa Mihajlovic: uno quello duro e severo, l'altro quello più emotivo e sensibile che meno si addiceva alla figura di guerriero, ma che lui non aveva paura di mostrare. A raccontarlo anche nella sua intimità è stato Emiliano Viviano a TvPlay, che lo ha avuto da allenatore alla Sampdoria e per un brevissimo periodo anche allo Sporting Lisbona.
IL RAPPORTO CON MIHAJLOVIC - "Lui ti annusava, quando trovava qualcuno come lui e io per certi versi ero simile, non dicevo cavolate, ero diretto. Sinisa stravedeva per me, litigavamo due volte a settimana su qualsiasi cosa perché lui esagerava. A me permetteva di dirgli determinate cose, ma non perché aveva paura di me, lui non aveva paura di nulla, ma perché mi rispettava e quando sentiva che gli dicevo così, dentro pensava che forse se glielo stavo dicendio allora forse stava esagerando"
LE LACRIME DOPO LE PARTITE - "Non è vero che con Sinisa non potevi parlare in un certo modo. Lui si metteva a piangere dopo le partite se le vincevi giocando bene. Un paio di volte ha pianto perché avevamo fatto una grande partita, per la gioia. Si emozionava, davanti al gruppo, nello spogliatoio. Ricordo che dopo una partita parlando si è emozionato, dopo una partita della Madonna. Mihajlovic era uno che ti offendeva in tutte le maniere, ma se gli chiedevi di venire alle 5.00 di mattina, anche se era il tuo allenatore, lui ci veniva se avevi bisogno davvero".
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