Calciomercato Lazio | Behrami su Sow: "Più mezzala che play. Mi ricorda..."

La Lazio è a un passo dall'acquisto di Djibril Sow. Il calciatore classe '97 sembra destinato a essere, salvo clamorosi ribaltoni, il prossimo innesto tra i biancocelesti. Svizzero con cittadinanza senegalese, centrocampista dell'Eintracht Francoforte dal 2019, per parlare del tipo di calciatore, delle caratteristiche tecniche e di cosa potrà darà alla squadra guidata da Maurizio Sarri, Valon Behrami è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Il connazionale di Sow è partito parlando delle sue ultime esperienze, sia in Bundesliga che in Nazionale: "Ha fatto sicuramente grandi miglioramenti negli ultimi anni, nell'Eintracht ha acquisito grande personalità. In Bundesliga gioca un po' più arretrato rispetto alle ultime partite con la Nazionale, dove ha giocato da numero 10, chiaramente difensivo, che fa tanta corsa, d'inserimento. È forse quello che vuole aggiungere Sarri, un po' d'intensità dal punto di vista senza palla, e lui in quello è bravo. Riesce ad avere grande intensità in fase difensiva, giocatore forte fisicamente, intelligente e con la palla ha ottime caratteristiche. Per il gioco di Sarri, serve qualcuno che palleggi davvero bene e lui in quello deve migliorare tanto però, dall'altro punto di vista, aggiunge tanta intensità in mezzo al campo, importante magari per sorreggere un centrocampo con Luis Alberto".
Poi, in particolare sul ruolo: "Più mezzala o play? In Italia lo vedo più come mezzala, ha bisogno più di libertà perché non ha ancora la conoscenza tattica per star davanti alla difesa, soprattutto in un'organizzazione come quella di Sarri. Idealmente credo l'abbiano preso per ricoprire quel ruolo, col tempo capiranno che ha grandi caratteristiche per buttarsi tra le linee. Ripeto, in Nazionale in un 4-2-3-1 hanno giocato con lui come numero 10. Non un numero 10 di fantasia, ma uno che s'inseriva tanto e lì s'è trovato molto bene. Secondo me, per come è fatto il calcio italiano e per la tattica che ha, ci vorrà molto tempo prima di vederlo davanti alla difesa. In un contesto come quello di Sarri lo vedo mezzala".
Infine, spazio ai paragoni, inevitabilmente con le dovute proporzioni: "Yaya Touré, Fabinho, Vieira. A chi lo paragoneresti? Vieira è uno che sta davanti alla difesa. Sow ha bisogno di libertà, chiaramente Yaya Touré era uno che, con le dovute proporzioni, era uno che, soprattutto negli ultimi anni, spaziava molto. Lo vedo più box to box, in Germania l'hanno fatto giocare tante volte da fermo. Ha quelle qualità lì, però in Italia c'è un altro modo di giocare, il calcio tedesco è fatto di transizioni in cui lui si trova molto bene, la sua fisicità viene fuori. Il calcio italiano di transizioni ne ha molte meno, devi essere tanto intelligente e capire ogni movimento. Magari correre anche meno ma farlo in modo intelligente, ci vorrà un po' di tempo. Per libertà di movimento, direi lo Yaya Touré degli ultimi anni rispetto a quello del Barcellona".
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