Coronavirus, Vulpis: "C'è stata una forte sottovalutazione, provvedimenti presi in ritardo"

Marcel Vulpis, giornalista di Sporteconomy, si è espresso sull'emergenza Coronavirus ed, in particolare, sulle conseguenze economiche.
10.03.2020 11:25 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Coronavirus, Vulpis: "C'è stata una forte sottovalutazione, provvedimenti presi in ritardo"
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Marcel Vulpis, giornalista di Sporteconomy, è intervenuto ai microfoni di Radiosei, esprimendosi sull'emergenza Coronavirus e sulle conseguenze che avrà sia dal punto di vista economico che di salute: "Chi sta uscendo davvero male è l’immagine di un’Unione Europa, che non sta neanche coordinando gli interventi per la salute pubblica. Questo è ancora più grave rispetto all’assenza di una politica economica. Al momento l’Europa è un assente ingiustificato, bussiamo alla sua porta e non risponde nessuno. Dovevamo fare quest’operazione almeno tre settimane fa, ciò avrebbe sicuramente portato ad un migliore contenimento del contagio e ad un numero inferiore di morti. Siamo stati sul pezzo, ma abbiamo avuto paura nell’introdurre misure di restrizione della libertà in un paese che probabilmente è il più ‘liberal’ possibile. Questa mattina capiamo davvero il valore della libertà. Da oggi girerò con il tesserino da giornalista nel portafoglio e posso essere fermato, devo dimostrare che sto andando a lavorare".

VIRUS - "Del virus non se ne conoscono ancora bene i contorti. Ho avuto subito la percezione che non si trattava di un’influenza, un’influenza non fa collassare i polmoni in tempi così rapidi. Qualcuno dovrà darci una risposta, i provvedimenti dovevano essere presi molto prima. Siamo stati i primi a chiudere i voli da e per la Cina, ma come è possibile che nessuno abbia detto al Governo che si poteva comunque arrivare in Italia con voli indiretti. Il mio timore è che tutto ciò non possa terminare il 3 aprile, ci può portare fortemente in recessione. Qui c’è il rischio che per mesi la nostra attività produttiva possa essere fortemente limitata. Bisogna bloccare le rate dei mutui. Mi meraviglio che non se ne parli ancora, se il paese si sta bloccando bisogna bloccare anche i costi. Bisogna capire se avremo la forza per resistere otto-dieci mesi. Alcuni virologi dicono che il picco si estenderà fino alla prima decina di aprile".

CINA - "C'è stata una fortissima sottovalutazione del virus. Non è che ci si mette molto a passare dalla Cina all'Italia. Ormai, in una società così globalizzata, non ci vuole nulla. I politici devono avere una visione di scenario su tutto, incluso dal punto di vista sanitario. L'Europeo ha l'aggravante si essere, per la prima volta, un evento itinerante, tocca dodici paesi, dodici città, dodici metropoli. O aiutiamo la gente, o non so come andrà a finire. Anche quello che sta succedendo nelle carceri, non è normale. Sono comportamenti molto pericolosi".

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