Gascoigne e lo scontro fatale con Nesta: "E' stata colpa mia, ma i tifosi volevano ucciderlo..."

Paul Gascoigne è tornato: il Gazza sincero, generoso, solidale, dal cuore d’oro. L’abbraccio con i tifosi della Lazio avvenuto lo scorso giovedì nella gara con il Tottenham ha restituito il sorriso al genio di Gateshead. I media hanno ripreso a parlare di lui, ma non più per ricadute nel circolo vizioso dell’alcool e risse da pub, bensì per situazioni positive. L’ultima in ordine cronologico risale a domenica scorsa. Il terzino del Preston Scott Laird aveva subito una frattura della tibia nella gara con il Notts County, terminando anzitempo la stagione. Gascoigne è venuto a conoscenza dell’accaduto e ha inviato un messaggio al giocatore: “Voglio inviare i miei migliori auguri al terzino del Preston Scott Laird, che affronta nove mesi fuori dal campo dopo essersi rotto una gamba”. Gazza ha utilizzato la sua rubrica domenicale su un quotidiano – come riporta il Lancashire Evenig Post – per offrire il suo sostegno al malcapitato giocatore, in una sorta di lettera aperta. D’altronde Paul ai tempi della Lazio soffrì dello stesso tipo di problema, che ne arrestò bruscamente l’esplosione: “Mi sono rotto tibia e perone mentre ero alla Lazio, ma se si lavora duro seguendo i consigli del medico tornerai più forte di prima”. L’infortunio di Gazza fu causato fatalmente da un giovanissimo Alessandro Nesta, in un normale scontro di gioco in allenamento: “Il Campione del Mondo Alessandro Nesta mi ha rotto la gamba quando aveva solo 16 anni. E 'stata colpa mia perché ci stavamo allenando e stavo cercando di calciare con forza, ma si impossessò della palla per primo e rimasi fregato”. L’ex centrocampista racconta anche un aneddoto divertente ma allo stesso tempo inquietante: "I tifosi della Lazio mi amavano così tanto che volevano ucciderlo e ho dovuto dire loro di non farlo!”. La risonanza mediatica garantita dall’intervento di Gascoigne ha sensibilizzato l’opinione pubblica sull’accaduto e Laird è stato raggiunto da diverse iniziative di solidarietà tra le quali una pagine Facebook dal titolo: “Giustizia e supporto per Scott Laird”.