LAZIO STORY - 7 gennaio 2001: l’ultima di Eriksson alla guida della Lazio

La Lazio vola a Ferrara e, nell’ultima prima della sosta, spazza via la Spal con un netto 5-2. Due punti rosicchiati all’Inter e 3 alla Roma sconfitta in casa dall’Atalanta, che permettono ai ragazzi di Inzaghi di scavalcare i giallorossi. Esattamente 17 anni fa non fu una domenica altrettanto felice per i biancocelesti. Reduce da una stagione fantastica, arricchita dal triplete italiano (Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa), la squadra di Eriksson riprende il 2001 con una pesante sconfitta interna.
LAZIO - NAPOLI - Eriksson ha già un accordo con la nazionale inglese, ma vuole onorare fino in fondo la stagione giocata con lo Scudetto sul petto. Tuttavia la Lazio non sembra la stessa squadra dell’anno precedente ed è costretta ad inseguire in classifica. Per il match contro il Napoli il tecnico svedese sceglie il 4-4-2: Crespo e Salas in attacco, mentre a centrocampo Simeone va in panchina per una linea composta da Lombardo, D.Baggio, Veron e Nedved. L’inizio è di marca partenopea e già al 4’ Amoruso sorprende l’intera retroguardia e batte Peruzzi per l’1-0. I capitolini subiscono il contraccolpo del gol subito e vanno in crisi i già flebili equilibri. Al 37’ arriva addirittura il raddoppio degli ospiti con un autogol incredibile di Pancaro. Nel secondo tempo più con i nervi che con la lucidità la Lazio prova una reazione, ma il frutto è soltanto il rigore trasformato all’87’ da Mihajlovic. Sconfitta pesante che apre riflessioni profonde in Cragnotti: la splendida avventura di Eriksson è ai titoli di coda, pronto Zoff.