Tchaouna e la Lazio, storia di un amore mai sbocciato. Ora con il Burnley...

07.08.2025 07:28 di  Simone Locusta   vedi letture
Tchaouna e la Lazio, storia di un amore mai sbocciato. Ora con il Burnley...

A poco più di un mese dal suo trasferimento, le strade di Loum Tchaouna e della Lazio sono pronte a incrociarsi di nuovo. Sabato 9 agosto andrà in scena al Turf Moor, stadio del Burnley, l'amichevole tra il club inglese e i biancocelesti. Maurizio Sarri è pronto a testare il livello raggiunto dai suoi contro una squadra di Premier League, seppur neopromossa; mentre Loum Tchaouna vuole far vedere il suo valore al suo nuovo allenatore Scott Parker, ma sicuramente vorrà togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe contro la sua ex squadra.

DA BABY TALENTO A ESUBERO - Il passaggio di Loum Tchaouna dalla Salernitana alla Lazio lo scorso anno è stato il primo del nuovo corso biancoceleste. Dopo il periodo di tempesta che ha vissuto la panchina biancoceleste, passata prima da Sarri, poi da Tudor e infine a Baroni nell'arco di neanche tre mesi, l'acquisto del talento francese è sembrato un lampo di luce in un ambiente buio e scolorito dalle polemiche che tempestavano il mondo Lazio in quelle settimane. Uno squarcio di talento e un accenno di futuribilità e rivoluzione che andavano digeriti e accettati in una squadra rimasta orfana in pochi mesi dei suoi idoli. Nell'arco di un anno, i tifosi laziali hanno visto andare via Milinkovic-Savic, Luis Alberto, Felipe Andeson, Ciro Immobile e non solo. Acquistare uno dei giovani più promettenti della stagione passata significava poter sperare in un nuovo corso, ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta.

CARPE DIEM - La storia insegna di come il calcio sia imprevedibile. Un mondo fatto di lavoro, fortuna, inerzia e momenti che sia le squadre sia i calciatori devono saper cogliere e sfruttare. Quanti giocatori sono rinati cambiando casacca? La storia di Pedro Neto è un esempio: meteora alla Lazio, oggi è uno degli esterni più forti del mondo al Chelsea dopo essersi valorizzato al Wolverhampton. Ciò non significa che Tchaouna diventerà un rimpianto per la Lazio, la quale ha comunque realizzato una plusvalenza in un momento complicato con un giocatore che, nonostante l'età sia dalla sua parte, ha messo in mostra più ombre che luci nell'arco dell'ultima stagione. È una questione di attimi, e Tchaouna non è stato in grado di cogliere qui pochi che gli sono stati concessi. La concorrenza con Isaksen, sbocciato sotto la guida di Baroni, non ha sicuramente aiutato. Ma il carattere deve prevalere, quando si ha l'occasione bisogna farsi trovare pronto e dopo diverse occasioni fallite e pochi spunti mostrati, anche l'ambiente smette di restarti accanto. Dulcis in fundo, l'errore dal dischetto ai quarti di finale contro il Bodo/Glimt è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L'inesperienza ha avuto il suo peso e nessuno imputa a Tchaouna la responsabilità dell'eliminazione, ma se già prima il rapporto con la tifoseria era precario, da quella partita in poi si è rotto del tutto ("grazie" anche a un like più che evitabile sui social che inneggiava alla vittoria del Bodo/Glimt). Una ferita forse troppo grande da rimarginare.

UN NUOVO CAPITOLO - Non è stata colpa di nessuno, o forse di entrambi. Oggi Tchaouna è pronto a ripartire dall'Inghilterra in un club che, come la Lazio, ha visto in lui quello squarcio di talento che lo ha portato così in alto. Sarà un'occasione per rincontrarsi e scontrarsi, un saluto ai suoi vecchi compagni prima e poi una sfida sul rettangolo verde, come al campo di allenamento di Formello fino a poche settimane fa. Tchaouna e la Lazio si incontrano di nuovo, si saluteranno e poi andranno oltre con il sorriso di chi si è voluto bene, ma anche di chi sa di aver fatto la scelta giusta per il proprio bene. E chissà, forse chiedendosi anche se in qualche modo le cose sarebbero potute andare diversamente.

Pubblicato il 6/8