Lazio, a Sarri non piace giocare in Europa: cosa dobbiamo aspettarci ora?

L'incubo di Sarri? Tre partite a settimana da giocare. Lo scorso anno in Europa League, la Lazio aveva guadagnato 9 punti nel girone con Galatasaray, Marsiglia e Lokomotiv Mosca e fu eliminata dal Porto. In Coppa Italia, dopo aver eliminato l'Udinese invece, aveva subìto un poker dal Milan. Come riporta la rassegna di Radiosei, nella stagione attuale la rosa a disposizione di Sarri è più lunga e più competitiva, ma il risultato non cambia. Uscire da una competizione come l'Europa League, che diventa ogni anno sempre più equilibrata e difficile da affrontare (il girone della Lazio ne è l'emblema), non è un guaio, il vero guaio è farlo con l'approccio di Maurizio Sarri. A lui giocare il giovedì non piace, lo ha sempre lasciato intendere, perché preferisce preparare la squadra tutta la settimana per una sola partita. Arrivato a Formello dopo aver deciso di accettare l'onerosa offerta di Lotito (la più alta mai fatta ad un allenatore dal Patron), si è quindi reso disponibile per affrontare l'Europa. Già ieri, nel post partita, ha ammesso che la società non dovrebbe partecipare alla Conference perchè l'ambiente europeo sarebbe ostile ai biancocelesti. Ma quindi, se il tecnico è il primo a non voler affrontare una competizione, quanto impegno può metterci la squadra? Il dubbio a questo punto è grande.