Scandalo Psg, hacker contro Mbappè: e se fosse opera proprio del club francese?

Se fosse tutto vero sarebbe davvero una follia. Era già accaduto nel 2020 al Barcellona: Bartomeu fu accusato di aver assunto un gruppo di hacker per gettare fango su Messi, Guardiola, Puyol e Xavi. Come riporta la rassegna di Radiosei, ora sembra che la storia si stia ripetendo, ma a Parigi: il Psg avrebbe infatti contattato l'Agenzia Digital Big Brother per infastidire sui social i propri avversari, tra i quali Rabiot, ma non solo. Ovviamente, Federic Geldhof, ex direttore delle operazioni della società controllata dalla DBB ha confermato tutte le informazioni rivelate da Mediapart: "Tutto si è svolto in accordo col club". Si tratterebbe di vere e proprie campagne diffamatorie contro tesserati e club nemici. Geldhof ha confermato poi a Le Parisien: "Il nostro ruolo era quello di mettere in atto sui social e sul web la strategia del dipartimento di comunicazione del nostro cliente. È sorprendente che il club neghi di aver avuto contatti con noi".
Ovviamente in Francia è bufera e per questo Mbappè (che starebbe "sulle scatole" a diversi compagni per il suo fare da super star) avrebbe già chiesto la cessione a gennaio. Secondo Tatiana Vassine, avvocato in diritto sportivo, ci sarebbero gli estremi per la rescissione e, se gli hacker fossero davvero imputati al Psg si tratterebbe di inadempimento contrattuale (mancata buona fede) e il club sarebbe obbligato a pagare tutti gli stipendi al giocatore fino al 2024.