Flaminio | Onorato: "Sono sicuro che entro fine agosto la Lazio invierà tutti i documenti"

08.08.2025 12:15 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Flaminio | Onorato: "Sono sicuro che entro fine agosto la Lazio invierà tutti i documenti"

Arrivano nuovi aggiornamenti relativi al progetto della Lazio per lo Stadio Flaminio direttamente dall'assessore allo sport, al turismo e alle politiche giovanili del comune di Roma Alessandro Onorato. Intervenuto ai microfoni di Radio Radio, infatti, ha parlato proprio della situazione attuale con l'interesse del club di Lotito. Di seguito le sue parole.

“Il 13 dicembre del 2024 la Lazio ha presentato la sua manifestazione d’interesse per il Flaminio, con un progetto da oltre 400 milioni di euro. C’è da tenere presente che, per un investimento del genere su una struttura iper vincolata come il Flaminio, ci vuole un po’ di tempo. Gli uffici del Comune, che sono particolarmente rapidi, hanno inviato alla Lazio la richiesta di integrazione dei documenti. Alcuni già sono arrivati, ora ne mancano solo 3. Ci sono pure dei cittadini che hanno potuto avere accesso a questi atti. Quello che ancora manca riguarda l’aspetto urbanistico, perché aumenta la cubatura se aumenta la capienza del Flaminio, la parte sulla mobilità e quella sull’impatto ambientale. Io sono convinto che entro fine agosto arriveranno anche quelli che mancano”.

“Dopodiché? Una volta fatto questo, parte (a settembre) la Conferenza dei Servizi, che è una riunione tecnica di 30 enti fra Municipio, 5 dipartimenti comunali, la Regione Lazio Sovrintendenza comunale, statale, alcuni ministeri etc… Essi forniranno un parere tecnico sul progetto della Lazio: si, no o si con prescrizioni. A quel punto, se la Conferenza dei Servizi fornirà un parere positivo, la Giunta comunale potrà dare o meno la pubblica utilità, come è stato fatto con lo stadio della Roma. Noi abbiamo il dovere di recuperare il Flaminio”.

“Se sono nati comitati contro il Flaminio alla Lazio? Si, ce ne sono 3, però ci sarà da fare un confronto con la cittadinanza che dovrà essere basata su questo. Prima non c’era nulla in quel quadrante, c’era addirittura la campagna molti anni fa. In più, riguardo alla nuova mobilità per portare la gente al nuovo stadio Flaminio, alla base di tutto c’è un’ipocrisia grande come una casa. Non si tiene conto che raggiungere lo stadio Olimpico quando ci sono le partite è, in realtà, un inferno. Il piano di mobilità di allora è stato pensato quando c’erano ancora nemmeno c’erano le auto a scoppio e nessuno ha mai pensato a questo".

"Ogni volta che si vuole fare un’opera pubblica, ci si aspetta che tu abbia la bacchetta magica, invece bisognerebbe avere una visione più collettiva da parte di tutti. Il confronto con la cittadinanza sul Flaminio, se la Conferenza dei Servizi darà parere positivo, andrà fatto, ma in maniera chiara. Se vogliamo tutti le opere pubbliche e poi, al momento finale, nessuno lo vuole per qualsiasi motivo, allora non se ne esce. Gli altri paesi viaggiano molto più velocemente rispetto all’Italia, basti pensare a Barcellona e al Camp Nou. Lo stanno ricostruendo, sono arrivati a 27mila posti e permettono al Barca di giocarci mentre ancora lo devono ultimare. Immaginate se si dovesse pensare a una cosa del genere con lo stadio Olimpico a Roma (con questa mentalità che ancora abbiamo) chi darebbe mai un’autorizzazione?”.

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