PAGELLE Napoli - Lazio: serataccia Reina, Leiva in affanno. Immobile segna a denti stretti

Pubblicato il 22/04
23.04.2021 07:15 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Napoli - Lazio: serataccia Reina, Leiva in affanno. Immobile segna a denti stretti
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

REINA 4,5: Non fa una bella figura. La tocca meno del solito coi piedi e anche con le mani: gli si chiedono le parate, oltre al saper impostare. Invece si fa sorprendere sul suo palo da Politano, poi a giro da Insigne: bei tiri, ma è la mancanza di reattività a renderli più efficaci di quanto dovrebbero. Forse la colpa minore è sulla conclusione di Mertens. Su Osimhen nemmeno ci prova.

MARUSIC 5,5: Il Napoli colpisce più dalla parte opposta, non commette errori particolari però, anche per la bravura dell’avversario, compie un passo indietro a livello di prestazione. Lascia lo spazio a Mertens per il tiro del quarto gol, c’è tanto del talento del belga.

ACERBI 5: La Lazio va sotto, si complicano la gara e i compiti del reparto arretrato. Anche per lui non è una serata felice. Tiene in gioco Mertens per il 2-0, anche se il belga non se ne va diretto in porta, ma serve Politano. Ci sarebbe la possibilità di chiuderlo. Incespica e perde il pallone che permette al Napoli di colpire per il quinto gol.

RADU 5: Un’ammonizione, falli commessi, inserimenti difficili da arginare. Le armi offensive di Gattuso sono in serata di grazia.

LAZZARI 5: Si vede in una sola occasione, quella del possibile rigore a favore che diventa a sorpresa l’1-0 del Napoli. Subisce la trattenuta di Hysaj, forse a conti fatti l’avrebbe dovuta passare a Luis Alberto in mezzo, discorsi inutili vista la decisione dell’arbitro che annulla ogni ragionamento. Da lì in poi - e siamo al 6’ - il nulla o poco più.

MILINKOVIC 6: Protagonista sfortunato del rigore concesso al Napoli: sfortunato perché glielo fischiano nonostante prenda il pallone con il piede. Tecnicamente nel primo tempo non gioca neanche una brutta partita. Uno degli ultimi a mollare, realizza un altro gioiello su punizione.

Dall’83’ AKPA AKPRO sv

LEIVA 5: Gioca a denti stretti, la botta al polpaccio si unisce alla stanchezza, e si vede eccome. Fa una fatica enorme sui ribaltamenti di fronte, prende il giallo e viene sostituito nel secondo tempo quando quasi boccheggia per ripiegare.

Dal 58’ CATALDI 6: Poco più di mezz’ora, non è facile emergere con un impiego così scarso e in situazioni disperate. Per poco non segna nel finale.

LUIS ALBERTO 5: In dubbio fino a quarto d’ora dal fischio d’inizio, si sacrifica e prova a inventare. Perde palloni banali per uno con il suo talento, come quello che trasforma un corner a favore in un contropiede del Napoli.

Dal 64’ PEREIRA 6,5: La partita sul 4-0 è inutile per gli altri, lui entra con la voglia di mettersi in mostra a tutti i costi, anche con le cattive. Palla d’oro per il timbro di Immobile, super-verticalizzazione.

FARES 5: Troppo molle l’opposizione di Politano che lo punta: l’esterno se la sposta sul piede preferito, doveva aspettarselo. Leggermente meglio in fase di spinta, è comunque aumentata la fiducia in se stesso.

Dal 64’ LULIC 5,5: Un secondo dopo essere entrato concede troppo spazio a Zielinski: il polacco si gira e serve Mertens per il poker. Fa il suo negli altri minuti a disposizione.

CORREA 5,5: Sfortunato, nel primo tempo aveva colpito in modo secco e sorpreso Meret. Il palo gli nega la gioia che avrebbe dimezzato lo svantaggio e rimesso in piedi la Lazio.

IMMOBILE 6,5: Lascia la firma nello stadio in cui l’anno scorso aveva centrato il record di gol in campionato. Stessa porta, angolo apposto, rete da bomberissimo. Purtroppo non è una partita felice: tra botte prese, altre chance sciupate, occasioni limitate. All’intervallo rischiava di uscire, è rientrato per migliorare lo score e dimostrarsi disponibile anche in condizioni precarie.

Dall’83’ MURIQI sv

ALL. FARRIS 5,5: Sfida condizionata dall’episodio che la indirizza in favore del Napoli. Finora era stato un talismano, con lui in panchina la Lazio non aveva fallito un colpo. Fa male lo scontro diretto perso, ci sono quattro giorni per preparare al meglio quello con il Milan.