Lazio, harakiri finale: ko con il Lecce e addio coppe

La Lazio completa l’opera. Dopo un girone di ritorno con una sola vittoria interna, peraltro contro il fanalino di coda Monza, i biancocelesti perdono con il Lecce e non parteciperanno alle prossime coppe europee. Altro che voglia di Champions, le aquile chiudono al settimo posto alla pari della Fiorentina, che però li precede per gli scontri diretti a favore. Decide la rete di Coulibaly che fa esultare i salentini e mette il punto a una seconda parte di stagione molto deludente.
FORMAZIONI - Baroni, squalificato e sostituito da Del Rosso in panchina, sceglie la formazione tipo. Zaccagni torna dopo il turno di stop e completa l’attacco con Dia, Castellanos e Isaksen.
PRIMO TEMPO - La Lazio era in campo un po’ molle, mentre il Lecce è molto carico e colleziona angoli su cui Gaspar è pericolo in un paio di circostanze. Le reti di Venezia e Verona caricano più i salentini che i biancocelesti con Guendouzi che si sbraccia invitando i suoi a salire. La Lazio si scuote un po’ due cross di Nuno Tavares mettono in difficoltà la difesa ospite che in qualche modo si salva. La partita stenta ad accendersi e il vantaggio della Roma e la Juventus che ribalta il risultato in Laguna non fanno venire voglia alla Lazio di alzare il ritmo. Proteste biancocelesti al 33’ per una manata in area ai danni di Zaccagni che porta solo a un giallo per proteste a Guendouzi. La Lazio al 43’ completa l’opera subendo un gol banale: clamoroso errore in uscita di Gila che apre l’autostrada al Lecce e Coulibaly batte Mandas. La Lazio prova a reagire con il colpo di testa di Castellanos che Falcone respinge e poi blocca con l’aiuto di Gaspar. Nel secondo minuto di recupero il Lecce resta in dieci perché Pierotti, già ammonito, trattiene Nuno Tavares e rimedia il secondo giallo. I salentini protestano e anche un membro della panchina Giampaolo si prende il rosso. Falcone si supera su Zaccagni, ma l’azione nasce da un fuorigioco di Dia. Si va all’intervallo tra i fischi dell’Olimpico.
SECONDO TEMPO - Baroni richiama subito Marusic e Isaksen per inserire Hysaj e Pedro. La Lazio parte ovviamente offensiva forte dell’uomo in più ma i cross non trovano particolare spazio. Il Lecce è anzi pericoloso in contropiede con Berisha che colpisce male dal limite dopo un sanguino pallone perso da Nuno Tavares. Pedro impegna Falcone, che poco dopo si supera su Guendouzi. La Fiorentina ribalta l’Udinese e paralizza la Lazio che in questo momento è addirittura fuori dalle coppe. Dia e Castellanos pasticciano in area e Rovella colpisce il senegalese con il tiro da fuori. Il pareggio dell’Udinese rimette la Lazio nelle coppe, ma la prestazione resta mediocre. Nuno Tavares pesca Castellanos che colpisce a botta sicura e trova Falcone che respinge ancora. Pedro sfiora il pari al 72’ con un tiro a girare che esce di poco. Baroni richiama Nuno Tavares e inserisce Luca Pellegrini. Gila sfiora il pari con un destro deviato in angolo. Noslin e Vecino sono le ultime mosse biancocelesti al posto di Zaccagni e Rovella. Pedro scalda i pugni di Falcone mentre Baschirotto devia un cross di Pellegrini e scheggia l’incrocio. Pedro ci prova dal limite ma Falcone para ancora così come si ripete sul tacco di Romagnoli. La Fiorentina torna avanti a Udine e rimette momentaneamente fuori gioco la Lazio. I biancocelesti perdono la testa e nel recupero non si gioca con Romagnoli che rimedia anche un rosso per una spallata a un avversario.