ESCLUSIVA - Garella punta al sole: "Con due innesti questa Lazio è da Scudetto"

Pubblicato il 20/03 ore 17
21.03.2015 07:15 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe/Daniele Rocca-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Garella punta al sole: "Con due innesti questa Lazio è da Scudetto"

Non certo un esempio di eleganza tecnica. Claudio Garella preferiva il concreto all’astratto, la sostanza all’estetica. Pancia, piedi, stinco. L’importante è che il pallone non superasse la linea di porta. Due scudetti, rispettivamente con Verona e Napoli, i punti più alti di un portiere troppo spesso sottovalutato. Intervenuto in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, l’ex numero uno biancoceleste ha commentato il momento di forma di Marchetti, della corsa Champions della Lazio e del futuro dei capitolini.

Per quanto riguarda la corsa alla Champions League, chi è la favorita?

“Se devo fare un nome, faccio quello della Lazio. Sta vivendo un momento magico, è lanciatissima. È evidente che la Roma non può andare avanti così, si riprenderà prima o poi. Per quanto riguarda il secondo posto è una lotta tra Roma, Napoli e Lazio. Per il terzo c’è anche la Fiorentina. Tutti la davano per spacciata, ma hanno dimostrato che non basta un giocatore a fare la grande squadra (Cuadrado ndr.)”.

Cosa ne pensa dell’operato di Pioli?

“Ha dimostrato con i fatti che bisogna aspettare prima di giudicare. Grande programmazione, grande rapporto con la squadra. È un allenatore pragmatico, non ha inventato il calcio ma lo conosce molto bene. Poi in campo ci vanno i giocatori, ci mancherebbe. Creare un gruppo del genere a Roma non è facile e lui è stato bravissimo nel compiere quest’impresa”.

Invece come valuta il lavoro della dirigenza, a partire dal patron Claudio Lotito?

“Vedo che continua un clima di contestazione, però ha dato una dignità alla squadra. Sta curando il bilancio, prende giocatori che non sono dei fenomeni ma che poi lo diventano. Da lontano è difficile capire il perché di tale avversione. Sicuramente è un personaggio particolare: alcune dichiarazioni se le potrebbe risparmiare, ma a livello di managment della Lazio è un grande”.

In conclusione, lei ha vinto lo scudetto con un Verona che non partiva certo tra le favorite per la vittoria finale. Cosa manca a questa Lazio per ambire al vertice della classifica?

“Quella di tenere un gruppo del genere, replicare il campionato che sta facendo adesso e trovare due giocatori che facciano la differenza. Deve sperare che la Juventus smetta di vincere scudetti, la Fiorentina e il Napoli in un momento di appannamento, Milan e Inter sono da rifondare. Se tiene tutti i giocatori e con qualche rinforzo in questa estate, già dal prossimo anno può ambire a vincere il campionato”.

Domenica sera si giocherà Lazio-Verona, come arrivano le due squadre a questa partita?

“Il Verona si è ripreso molto bene, la Lazio vede a un passo il secondo posto e in casa ha fatto una marea di punti. Sarà una partita difficile per entrambe, i biancocelesti sono avvantaggiati ma non devono commettere l'errore di sottovalutare il Verona che ha dalla sua Luca Toni. Questo giocatore sembra sempre che dabba smettere e invece è quello che fa più gol di tutti”.

In casa Lazio, invece, il trascinatore è Felipe Anderson... 

“È davvero un grande giocatore, lo conoscevo poco, ammetto di averlo scoperto quest'anno. Ha tutto, rapidità, tiro, controllo palla. Ho visto il gol che ha fatto contro il Torino, è bravo nel palleggio, si fa vedere sempre. È sicuramente uno dei più forti di questo campionato”.

Le ricorda qualcuno?

“Io credo che nessuno debba essere paragonato a un altro giocatore. Ripeto, è completo e ha tutto per diventare un grande”.

Da portiere a portiere, la sua opinione su Federico Marchetti?

“È una garanzia, ci mancherebbe altro che venga messo in discussione. Ci possono essere momenti in cui qualcosa gira storto, ci può stare che sbagli un'uscita, ma Marchetti resta una garanzia, lo è sempre stato. A fine campionato qualche punto te lo fa guadagnare sempre”.

Marchetti può rientrare nel giro della Nazionale?

“Nel giro della Nazionale c'è n'è uno che speriamo duri all'infinito, vale a dire Buffon. È l'unico che dà sempre sicurezza, anche adesso alla sua età (37, ndr). Se tornerà o meno con l'Italia dipende da molti fattori, dalla forma, dal gradimento del ct. In questo momento ci sono anche Perin e Sirigu, che sono allo stesso livello di Marchetti. Solo uno sta al di sopra di tutti”.   

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