ESCLUSIVA: Noselli si racconta: "Dal Sassuolo di Pioli ai gol nei Cosmos di Chinaglia"

Dai grattaceli di New York all'atmosfera quasi incantata di Sasso Marconi. Dal gol decisivo con la maglia dei New York Cosmos sotto gli occhi di Pelé, ai gol a raffica in Eccellenza, nel paesino che ha dato i natali a Guglielmo Marconi. Alessandro Noselli è un attaccante di 35 anni con il gol nel dna. Cresciuto nelle giovanili dell'Udinese, ha girato l'Italia in lungo e in largo segnando reti a valanga. Il Sassuolo è stata una delle sue esperienze più gratificanti: nel 2010 timbrò il cartellino 18 volte sfiorando la prima clamorosa promozione in Serie A. Il Torino eliminò in semifinale i neroverdi di un certo Stefano Pioli. Due anni più tardi Noselli volò negli States, per continuare ad esultare nella squadra che fu di Giorgio Chinaglia. Oggi ci racconta le emozioni di quei gol e molto altro, in esclusiva ai microfoni di lalaziosiamonoi.it
Sasso Marconi, Campionato di Eccellenza. Come ti trovi a far gol in un club a dimensione familiare? "Il presidente e il direttore sportivo sono amici, gioco nel paese dove abito, è una cosa tranquilla. Ho ancora voglia di divertirmi, si può fare bene".
Due anni fa hai giocato con i New York Cosmos e sei stato il primo italiano ad andare a segno con quella maglia dai tempi di un certo Chinaglia. "È vero, sono stato l'unico italiano da allora. Abbiamo subito vinto il campionato dopo 30 anni, è stato molto bello portare sin là il nome dell'Italia. Una bella esperienza, conservo bei ricordi".
Diversi campioni scelgono gli Usa per sparare le ultime cartucce. Consiglieresti quest'avventura a Miroslav Klose? "Alla fine sì. Chi ha giocato a certi livelli come lui viene accolto sempre bene. Un campione come lui, che ha sempre fatto bene con i vari club e in Nazionale, ha sempre voglia di segnare. Un'esperienza in America va fatta perché è un calcio che sta crescendo e l'ambiente è splendido".
Torniamo al campo. Lunedì la Lazio sfida il Sassuolo in una gara dal sapore d'Europa. "È vero. Il Sassuolo ultimamente non ha fatto benissimo però è sempre nella parte alta della classifica insieme alla Lazio. È una partita importante, si giocano tanto, anche se non mancano poche partite. Fare i tre punti lunedì sarebbe fondamentale soprattutto per il Sassuolo. La Lazio sta andando in Europa League e ha la mentalità - portata avanti dal mister .- di far sempre bene e di raggiungere le posizioni più alte possibili in classifica".
Conosci molto bene Stefano Pioli, ti allenò a Sassuolo nella stagione 2009/10, forse la più prolifica della tua carriera. "Ho un bel ricordo, è stato un allenatore importante per me. Abbiamo fatto bene a Sassuolo, è stata una bella annata. Lui pretende molto dai giocatori, vuole sempre il massimo, credo che lo trasmetta anche ai giocatori. L'anno scorso ha fatto benissimo, in questa stagione si sta riprendendo dopo qualche difficoltà. La Lazio è l'unica squadra che sta andando avanti in Europa League, in campionato ha recuperato bene".
Quale tipologia di attaccante piace a Pioli e qual è il profilo ideale tra Klose, Matri e Djordjevic? "A Pioli piace l'attaccante che non molla mai, che se sbaglia rincorre l'avversario. Klose è uno che ha sempre segnato e non si arrende, Djordjevic e Matri sono un po' più giovani e hanno un po' più di condizione. Forse uno tra Djordjevic e Matri è più adatto perché Pioli vuole attaccanti che partecipino all'azione e corrano dietro agli avversari".
Chi corre come un matto è Domenico Berardi, talento puro che hai visto crescere a Sassuolo. "Si vedeva già che era bravo. Tutti dicono che deve mettersi in riga a livello caratteriale, credo che le qualità per far bene le abbia tutte. Dipende tutto da lui, se non si perde e avrà le persone giuste al suo fianco può far bene".
Qual è il tuo pronostico per la partita di lunedì? "Il Sassuolo gioca bene anche se ultimamente va un po' di difficoltà. Ci saranno tanti gol perché anche alla Lazio piace giocare ed attaccare, le punte saranno protagoniste di questa partita".
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