Pellegrini: "Lazio, mercato intelligente. Vavro? E' solo questione di tempo..."

15.09.2019 07:25 di Andrea Marchettini   vedi letture
Pellegrini: "Lazio, mercato intelligente. Vavro? E' solo questione di tempo..."

Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, la Serie A torna ad offrire emozioni e a regalare spettacolo. La Lazio ripartirà da Ferrara, contro una SPAL in cerca dei suoi primi punti stagionali. Dopo il pareggio del derby però la squadra di Inzaghi non può permettersi altri passi falsi e, se vuole ambire a qualcosa di importante, può prendere in considerazione un solo risultato. E’ di questa opinione Luca Pellegrini, ex difensore della Sampdoria e attuale voce per il commento tecnico di Sky, che a Ferrara coadiuverà in telecronaca Geri De Rosa. Pellegrini è stato contattato in esclusiva dalla redazione de Lalaziosiamonoi.it per analizzare la sfida tra SPAL e Lazio e per approfondire alcune dinamiche in casa biancoceleste:

SPAL - LAZIO“E’ una partita difficile per entrambe le squadre. Se la Lazio vorrà stare nei quartieri alti della classifica, come annunciato pubblicamente dal presidente, dovrà andare a Ferrara per vincere. Dall’altra parte c’è da fare un discorso diverso: la Spal ha un calendario abbordabile dopo la Lazio, ma una sconfitta contro i biancocelesti potrebbe incidere a livello mentale”.

LAZZARI VS SPAL: “Lazzari farà ritorno a Ferrara nella squadra dove è cresciuto calcisticamente. Potrà fare una buona partita, molto dipenderà dalla sua personalità. Ci sono giocatori che soffrono queste situazioni e quindi non riescono ad entrare in partita, altri che invece sono freddi e giocano normalmente ed infine ci sono i calciatori che hanno un impatto un po’ timido che poi si scrollano di dosso durante il corso della partita. E’ una questione molto soggettiva”.

SPAL, I GIOCATORI PIU’ PERICOLOSI: “Sicuramente Petagna, perché è un giocatore abile a sfilarsi dal ruolo di prima punta e diventare un assist-man. L’anno scorso ha raggiunto una maturazione quasi completa. Poi c’è Kurtic che è un giocatore che sa far male: ha tecnica, ha i tempi d’inserimento ed è bravo anche di testa. Non c’è cosa più rognosa, per la linea difensiva, dover marcare i giocatori che arrivano da dietro a fari spenti. Igor? Essendo brasiliano ha il dono di natura della tecnica però, sotto il profilo della pericolosità, ritengo che ce ne siano altri da tenere principalmente sott’occhio”.

LAZIO, OBIETTIVO CHAMPIONS: “Penso che la stagione migliore per raggiungere la Champions League fosse quella di due anni fa, dove qualche torto arbitrale aveva influito negativamente sulla stagione biancoceleste. L’anno scorso la Lazio ha faticato a trovare la quadratura del cerchio perché il mercato aveva condizionato. Tuttavia è riuscita a conquistare la Coppa Italia che è un risultato importantissimo. Quest’anno è la squadra che, insieme all’Atalanta, potrebbe esprimere il miglior calcio: ha cambiato pochissimo, ha una filosofia di squadra ben consolidata e soprattutto un’idea di gioco ben delineata”.

LAZIO, IL CALCIOMERCATO: “Credo che il mercato della Lazio sia stato mirato e intelligente. Senza molti proclami ma essenziale. In una squadra l’importante è mantenere un equilibrio e una solidità del gruppo, perché i risultati nascono dentro lo spogliatoio. A volte per alzare il livello della propria rosa si rischia di perdere l’equilibrio della rosa stessa. Lazzari? E’ una soluzione perfetta perché Marusic non può pretendere di essere titolare dopo quello che ha fatto l’anno scorso. Vavro? Io l’ho detto spesso la passata stagione: il tallone d’Achille della Lazio è sempre stato il braccetto di destra nel reparto difensivo. Per quello che ho visto io, lo slovacco mi sembra un giocatore prestante, con un bel piede. Finora non ha giocato perché gli allenatori aspettano prima di schierare dal primo minuto uno straniero: non lo ha fatto solo Inzaghi. E’ solo una precauzione che condivido. Penso si tratti di una questione di adattamento al nostro campionato, non al modulo, perché a questi livelli non può influire così tanto un cambio dalla difesa a quattro a quella a tre”.

ACERBI E LA NAZIONALE:E’ un giocatore fantastico. La Lazio con la perdita di De Vrij ha avuto un danno dal punto di vista economico, però nell’economia della squadra ci ha guadagnato in tutto. Secondo me Acerbi è un giocatore più completo rispetto all’olandese. In quel ruolo bisogna essere autoritari e bisogna infondere sicurezza ai compagni: Acerbi lo sa fare. Perciò merita la Nazionale. Io capisco il pensiero e il lavoro di Mancini che vuole impostare un’ Italia sui giovani, però il rischio è che con una squadra troppo giovane si possa peccare d’esperienza. In ogni caso Acerbi si è giocato bene la sua chance. Difficile dire adesso se potrà essere convocato agli Europei: in queste competizioni spesso risulta determinante, ai fini della convocazione, la condizione di forma dei giocatori in quel momento della stagione. Bisognerà vedere come ci  arriverà il difensore della Lazio, fermo restando che molto dipenderà anche dal recupero di Chiellini”.

Pubblicato ieri alle 18:05

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