Retroscena sulla scenografia: il soggetto doveva essere un altro poi il cambio nella notte tra sabato e domenica e la Verità sbattuta in faccia ai romanisti...

Tutto cambiò all'improvviso. Una voce circolata troppo indiscretamente tra le vie della città Eterna ha modificato i loro piani, rischiando di rovinare uno spettacolo studiato per intere settimane, pronto a stupire il mondo intero. Loro, i tifosi della Nord, gli Ultras della Lazio, a far stropicciare gli occhi milioni di persone ci sono riusciti comunque ancora una volta. L'ennesima. Il telone, sceso nella parte centrale della Curva a pochi istanti dall'inizio del derby contro la Roma, non doveva, dunque, essere quello. L'idea iniziale, infatti, era rappresentata dalla Dea Roma e da tutti i suoi rioni attorno con la scritta da campo: "DAJE LAZIO,LA VERA ROMA E' QUI' CON TE": l'indizio trapelato però a poche ore dalla sfida contro i giallorossi ha immediatamente costretto al dietrofront Massimo Disegnello, storico artista della Nord, protagonista, in passato, dei capolavori più belli ed emozionanti, il quale ha dovuto praticamente gettare via un lavoro arrivato a metà del suo compimento. Dall'altra parte, infatti, la Sud aveva avuto la "soffiata" ed aveva preparato, di conseguenzam la sua risposta "Noi baluardo dell'essere, Voi simbolo dell'apparire". Rimboccatosi le maniche, dunque, Disegnello si è rimesso all'opera e nella notte tra sabato e domenica ha portato a termine la meravigliosa scenografia che la gente Laziale ha potuto sfoggiare con vanto nella serata più attesa. La verità sbattuta in faccia ai dirimpettai giallorossi attraverso uno dei simboli più nobili e antichi della città di Roma (La Bocca della verità), circondato da migliaia di bandierine bianche e celesti e rifinito da due frasi che hanno reso ancor più consapevole il popolo biancoceleste della propria grandezza. L'una, ripresa da un sonetto in vernacolo romanesco di Gioacchino Belli ("La verità da me tiella pe certa..."), col quale il poeta raccolse la voce del popolo della Capitale nel corso del XIX secolo; l'altra, una forte, chiara e prorompente sentenza: "Per storia e tradizione, da voi nessuna lezione!". Per qualcuno una scomoda verità, confermata, giorno dopo giorno, anno dopo anno, dalla realtà dei fatti...