Carlo Regno, il segreto di Ballardini

16.07.2009 10:59 di  Daniele Baldini   vedi letture
Fonte: Il messaggero
Carlo Regno, il segreto di Ballardini
© foto di Lalaziosiamonoi.it

Il Regno di Ballardini. Più che il ”secondo” è il vero braccio destro, quello che dirige gli allenamenti e mette in pratica le idee del tecnico con personalità, sicurezza, determinazione. Carlo Regno è un vice atipico, non quello che sposta i ”cinesini” in campo, che distribuisce le ”casacchine” prima delle partitelle, o il confidente, bensì un allenatore in piena regola che ha un rapporto diretto con la squadra, sotto la supervisione del responsabile. Come condizione, per accettare la panchina, Davide Ballardini, ha chiesto a Lotito di portare alla Lazio il suo staff, composto di altri 3 collaboratori: Regno, il preparatore atletico Melandri e il preparatore di raccordo Rinaldi. Persone che lavorano insieme da tre anni.
«Ci siamo conosciuti lavorando insieme nelle giovanili del Bologna, dove è nata un’amicizia sincera, poi ognuno ha fatto la sua strada prima di ritrovarci al Parma, sempre nel settore giovanile. Ma quando Davide è tornato al Cagliari, la seconda volta, quella della clamorosa salvezza, ha voluto che lo seguissi. Decisi che era arrivato la grande occasione e, dopo anni da allenatore in C, potevo finalmente entrare nel mondo del grande calcio. Rescissi il contratto col Modena e volai a Cagliari. Poi al Palermo, ora alla Lazio. «Prepariamo tutto nei minimi particolari e lui, seguendo gli allenamenti a bordo campo, ha la possibilità di vedere meglio gli errori e di correggerli. Di certo si fida del mio lavoro, sono un ”secondo” operativo che conosce bene le idee tattiche e di gioco di Davide».
Come Ballardini indossa occhiali scuri e cappellino, quasi fossero segni distintivi. «Davide ha tanti pregi, sia professionali, che morali. E’ un allenatore che ha il calcio dentro, lo sente suo, lo conosce ed è nato per svolgere questa professione. A mio avviso è il più bravo e lo dimostrerà con i risultati. Sa trattare i collaboratori come pochi, non fa mai pesare il suo ruolo, ognuno si sente realizzato e contento del proprio lavoro. Predilige anche il dialogo con i calciatori: il gruppo rappresenta una grande forza».
Anche Regno, come il tecnico, dormirà nel centro sportivo di Formello. «Siamo venuti per lavorare a tempo pieno, con entusiasmo e voglia di far bene, perciò siamo disposti anche ad affrontare sacrifici come quello di restare lontani dalle famiglie. La Lazio è al primo posto». Dal Palermo alla Lazio, il salto è grande. «Siamo in una piazza molto importante, in una società ambiziosa che richiede tanto lavoro. Il salto di qualità non ci spaventa, siamo pronti ad affrontare questa sfida, difficile, stimolante e ambiziosa. Che emozione allenare un calciatore come Zarate, che dispone di colpi straordinari! Vogliamo che la Lazio arrivi pronta a giocare la Supercoppa di Pechino: pronti via, già contro l’Inter. La stagione comincia in maniera speciale».
Secondo il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, il ”segreto” di Ballardini è Stefano Melandri, definito il ”migliore”. Al preparatore propose il raddoppio dell’ingaggio, pur di trattenerlo, ma senza successo. L’interessato ringrazia e spiega. «Non potevo lasciare Davide. La nostra collaborazione è cominciata al Parma e, quando ha avuto la grande chance, mi ha portato con sé. Anch’io sono un ex calciatore, un passato che forse aiuta nella gestione del lavoro con la squadra. Certo, come tutti, ho i miei metodi che spero funzionino bene anche nella Lazio. Abbiamo trovato un ambiente positivo e materiale tecnico importante per una stagione da protagonisti».