ESCLUSIVA Radiosei - Avv. Buceti: "Mauri non è comunque contento! Strascichi da Cremona? Non accadrà nulla"

Pubblicato il 10 gennaio alle ore 16.30
11.01.2014 06:50 di  Stefano Fiori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Melandri e Buceti
Melandri e Buceti
© foto di Lalaziosiamonoi.it

La riduzione della squalifica, decretata dal Tnas per quanto riguarda Stefano Mauri, suscita due diversi sentimenti nei legali del capitano laziale: "moderata soddisfazione" perché tra poche settimane il numero 6 potrà tornare in campo, delusione in quanto si puntava all'assoluzione. E' quanto esprime ai microfoni di Radiosei l'avvocato Amilcare Buceti, che insieme a Matteo Melandri difende il centrocampista: "Il Collegio Arbitrale ha ratificato l'esistenza di qualunque illecito manipolatorio, un dato che dal punto di vista etico conta tantissimo - esordisce il legale -. Ha escluso inoltre che Mauri potesse aver avuto cognizione di ogni ipotesi combinatoria per Lecce-Lazio, mentre ha confermato l'omessa denuncia per Lazio-Genoa. Evidentemente nella valutazione del Tnas hanno pesato considerazioni che io non conosco, perché non sono state ancora rese note le motivazioni. Valutata complessivamente sullo scenario generale che riguarda il giocatore - mi riferisco alle cannonate provenienti da Cremona - si può esprimere una moderata soddisfazione. Rivedremo Stefano in campo il 2 febbraio".

Siete soddisfatti del lavoro svolto o si poteva fare qualcosa di più?
Si devono fare due considerazioni. Da quando ci è stato affidato questo incarico, in qualche circostanza si è anche temuto che le conseguenze nei confronti del calciatore potessero essere largamente più pesanti. A cominciare dalla campagna giornalistica non esattamente favorevole al giocatore, abbiamo lavorato in un clima complesso. Questo risultato finale, complessivamente - e lo dico a denti stretti perché puntavamo all'assoluzione totale - consente ora a Mauri di tornare in campo nel giro di un paio di settimane.

Come viene provata l'omessa denuncia?
I canoni di accertamento della prova nel processo sportivo sono meno rigorosi rispetto a quello penale. Diciamo che non occorre la prova al di sopra di ogni ragionevole dubbio. Per l'immagine di Stefano è stata pregiudicativo questo rapporto con Zamperini, che a quanto pare a qualche attività poco ortodossa si dedicava. Ritengo scontata l'esclusione dell'omessa denuncia per Lecce-Lazio, perché non c'erano proprio elementi. Per quanto riguarda Lazio-Genoa, come in frullatore sono stati messi insieme tanti piccoli dettagli che - insieme a un'opinione pubblica che salta subito sul carro del vincitore - hanno portato a questa omessa denuncia.

Mauri è soddisfatto?
Stefano non è comunque soddisfatto, non può esserlo. Lui professa la sua totale estraneità. Io sono un avvocato, dal mio punto di vista esprimo una moderata soddisfazione, mentre dal punto di vista sportivo non sono soddisfatto. Ma lui non è contento, l'ho già sentito e non può esserlo.

Dal vostro punto di vista, risulta a questo punto doveroso cercare di fare pulizia nei confronti di chi ha fatto male il proprio mestiere di giornalista...
Effettivamente si pone un problema di carattere generale, che nel caso di Mauri risalta in modo netto e con conseguenze terribili. Ci vorrebbe un approccio equilibrato nell'indicazione degli argomenti, nella pubblicazione delle notizie e nello stravolgimento complessivo che deriva dall'informare in modo surrettizio. Fare pulizia è un'espressione grossa, certamente l'avvocatura puà avere una funzione importante in questa direzione. Vanno eliminati gli eccessi, essere severi con chi utlizza la libera stampa a mo' di manganello. Bisogna salvaguardare due principi che dovrebbero convivere: garantire la libertà di stampa ma al tempo stesso anche la dignità delle persone. La stampa è un mezzo potente, un uso equilibrato delle informazioni è assolutamente fondamentale, diversamente i danni che si possono creare sono gravissimi e non sono emendabili. Sulla sarabanda riguardante Mister X, leggevo sgomento in interi notiziari come costui dovesse ricondursi verosimilmente addirittura a Mauri. Lo stesso accadeva con informazioni che lo volevano imparentato a proposito dei vari soggetti che partecipavano ad associazioni a delinquere. Questo è stato un danno gravissimo, per fortuna Stefano ha una forza d'animo straordinaria.

Come considera le dichiarazioni di Bazzani, che afferma di aver parlato con Mauri?
Conosco tutta questa faccenda legata a questo signore e ha pregiudicato tutto il percorso del procedimento. Sono passati venti giorni, non c'erano assolutamente elementi che giustificassero il bombardamento mediatico che ne è scaturito. Stefano non possedeva quella scheda telefonica prima del 13 maggio. Personalmente ostento assoluta sicurezza, conosco la vicenda e non accadrà nulla.

Lei quindi non ha paura che arrivino nuovi rumors da Cremona che possa indurre all'apertura di un nuovo fascicolo?
Se per caso si fosse aperto uno spiraglio concreto in questa direzione, a quest'ora saremmo già nel mio studio a valutare che strada intraprendere. Ma questa è una circostanza che non prendo neanche in considerazione. Il mio cliente non ha mai effettuato scommesse sul calcio, non mi devo preoccupare di cose che non sono accadute.

In quanti procedimenti abbiamo questa percentuale di persone che vengono arrestate in sede investigative e poi vengono rimandate a casa dopo 10 giorni?
La mia personale opionione è che in Italia esiste un problema di utilizzazione della custodia cautelare. Nel caso di Mauri, dal mio punto di vista si è registrato un abuso. Il danno che il suo arresto ha creato non è emendabile. A 33 anni, Stefano ha dovuto frequentare le patrie galere per dire cose che avrebbe potuto dire anche in regime di libertà.

La sua opinione sull'incontinenza verbale della Procura di Cremona?
La Procura fa il proprio mestiere, in caso il Consiglio Superiore della Magistratura valuterà l'operato di questi magistrati, non so se ciò accadrà mai. Ma devo essere sicuro della buona fede di chi ha operato.

Avete intenzione di chiedere danni a chi pensate abbia rovinato l'immagine di Mauri?
L'equilibrio va salvaguardato anche in questa circostanza. Stefano è ancora indagato dalla Procura di Cremona, non abbiamo intenzione di fare ritorsione alcuna. A un certo punto del nostro lavoro, valuteremo se sarà il caso di intraprendere questo tipo di iniziative.