Lazio, Marelli si smentisce da solo: da Basic a Mancini cambia versione
Il finale della partita tra Roma e Como è stato caratterizzato da numerose polemiche in casa lariana per la mancata espulsione di Gianluca Mancini. Il centrale giallorosso, a palla lontana, ha sferrato un colpo a un avversario simile a quello di Basic su Estévez che aveva portato all'espulsione del centrocampista croato. Dopo un rapido check del VAR, però, si è deciso di lasciare a Mancini l'immunità, non solo risparmiandogli il cartellino rosso - eccessivo da regolamento, com'era eccessivo quello per Basic -, ma non ricevendo neanche il secondo giallo - era già ammonito - per "condotta antisportiva" che avrebbe portato alla sua espulsione.
MARELLI SI SMENTISCE - Al di là dell'episodio, però, a lasciare un sorriso amaro è anche la versione discordante che Luca Marelli, esperto arbitrale di DAZN, ha dato di due episodi molto simili per dinamica, se non praticamente identici. Se, infatti, per Basic era favorevole al catellino rosso, in seguito a una dettagliata analisi del movimento del corpo del centrocampista croato, per Mancini si sarebbe limitato a una semplice ammonizione, comunque non arrivata. Di seguito le due versioni.
L'ANALISI DI MARELLI SU MANCINI - "Contatto Mancini-Ramon? Comportamento antisportivo chiaro di Mancini, con un pallone molto lontano andato diretto sull’uomo. Feliciani non lo stava guardando, il quarto ufficiale era rivolto verso la panchina e solo l’assistente avrebbe potuto vedere l’episodio, ma era distante una trentina di metri. Sarebbe stato cartellino giallo, il secondo per Mancini, ma purtroppo nessuno in campo ha potuto osservarlo".
L'ANALISI DI MARELLI SU BASIC - "Basic? Rosso corretto, come abbiamo visto oltre al gesto a pallone lontano va guardato il particolare: il pugno chiuso e il colpo al costato. Se fosse stato a mano aperta sarebbe potuto pensare a altro, ma il pugno chiuso dà proprio l’idea della forza. Espulsione corretta per condotta violenta".
QUELLA MALEDETTA MANO... - Insomma, da una parte c'è condotta antisportiva, dall'altra condotta violenta. Eppure le differenze son veramente poche, ma probabilmente davvero sostanziali. Appare incredibile, in effetti, quanto il movimento di una mano (non ci sono accenni a posizioni del corpo nel caso di Mancini) possa incidere sul regolamento. Incredibile quanto possa spostare l'ago da "condotta antisportiva" (giallo) a "condotta violenta" (rosso e con il rischio di più giornate di squalifica). Quella maledetta mano, se solo Basic l'avesse tenuta aperta, lasciando invariati forza e intensità del 'violentissimo colpo sferrato a Estèvez' quando sarebbe effettivamente cambiato. Quella maledettissima mano...
