Lotito rilancia: “Mio figlio al Nasdaq”. E la Lazio guarda all’America? - AGGIORNAMENTO
AGGIORNAMENTO - Dalla Lazio emergono dettagli. Domani: Ore 22.00 italiane, Enrico Lotito suonerà la campanella al Nasdaq. Cosa vuol dire? Significa che il club da domani inizia il percorso che porterà alla quotazione sul mercato americano. Questo processo parte appunto con il gong. La campana darà il via ad una nuova era? Chiessà, ai posteri l'ardua sentenza
“Domani mio figlio suonerà la campanella al Nasdaq. Sarà la seconda volta nella storia”.
La frase arriva quasi in punta di piedi, ma resta lì, sospesa nell’aria, a margine della cena di Natale della Lazio. Il classico appuntamento conviviale di fine anno, tra brindisi, sorrisi, calciatori, staff e dirigenti. Un rito. Ma anche un palcoscenico. Perché ai lati, come sempre, ci sono microfoni e telecamere. E Claudio Lotito non si sottrae.
Lazio in crisi? “Macché”. Il presidente ribadisce la solidità del club, respinge al mittente ogni allarme e, quasi senza volerlo, apre uno scenario che va oltre il campo. Enrico Lotito, suo figlio, tra poche ore sarà al Nasdaq, nel cuore pulsante della finanza mondiale. Un gesto simbolico, certo. Ma anche un segnale. Perché il richiamo a Wall Street non è nuovo in casa Lazio. Lo avevamo raccontato mesi fa, quando l’idea di un dialogo con il mondo finanziario americano aveva iniziato a prendere forma, tra suggestioni, contatti e una visione che guardava oltre i confini tradizionali del calcio italiano.
Cosa significa davvero quella campanella? È solo un traguardo personale, familiare, oppure un tassello di un percorso più ampio? Nuove soluzioni all’orizzonte, nuove strade per rafforzare un modello economico che oggi fatica a stare al passo dei grandi capitali europei? O, chissà, un cammino pronunciato verso una futura collocazione della Lazio nel mondo finanziario a stelle e strisce?
Domande legittime, alle quali oggi non c’è risposta. Il gong, per ora, lo suona Enrico. Il resto resta in sospeso, come una nota lasciata vibrare. Lotito osserva, prende tempo, manda segnali. La Lazio, intanto, resta lì, in un equilibrio instabile e in perenne attesa di comunicazioni sul suo futuro mercato.
Il Nasdaq è lontano da Formello, ma a volte le traiettorie più interessanti nascono proprio così: da una frase detta quasi per caso, nel rumore di una sala, mentre fuori il calcio continua a chiedere risposte.
