La carriera di Mattia Zaccagni: da Verona alla leadership con la maglia della Lazio

Mattia Zaccagni è uno dei talenti italiani più versatili e creativi degli ultimi anni. Cresciuto sportivamente tra Bellaria e Verona, si è affermato come attaccante moderno alla Lazio, dove oggi è un punto di riferimento tecnico, tra gol, assist e una rinnovata dimensione da protagonista.
Andiamo a scoprire di più su questo bravissimo calciatore e cerchiamo di capire quali sono le concrete prospettive nel futuro prossimo.
La nuova frontiera delle scommesse sui singoli calciatori
Parliamo ora invece della novità che riguarda bookmakers e casinò sicuri che da qualche tempo permettono di puntare sui giocatori. Come funziona? Nel caso di Zaccagni è possibile pronosticare se segnerà, se verrà sostituito, ammonito o se segnerà doppietta o tripletta.
La nuova modalità di scommessa si è diffusa soprattutto negli ultimi due anni. I bookmaker non si limitano più a offrire quote sul risultato finale delle partite o sul numero totale di gol ma consentono di puntare su eventi specifici che riguardano i singoli calciatori.
Questo sistema rende le partite ancora più coinvolgenti perché ogni azione personale diventa potenzialmente decisiva non solo per il risultato sportivo ma anche per chi ha scommesso.
È un fenomeno che va di pari passo con la crescita delle statistiche in tempo reale: i bookmaker aggiornano costantemente le quote durante il match, permettendo di accedere alle scommesse live. Per giocatori fantasiosi e imprevedibili come Zaccagni, il margine di sorpresa è alto (e anche i potenziali incassi).
Un ritocco economico necessario
Da luglio 2024, con la firma del rinnovo fino al 2029, il nuovo stipendio di Zaccagni si attesta intorno a 2,8 milioni di euro netti annui, con bonus che portano il valore reale intorno a 3,4 milioni.
Un aumento importante rispetto al passato, che sottolinea quanto la società biancoceleste creda nel suo attaccante, diventato leader e capitano.
L'adeguamento retributivo non è casuale, infatti arriva dopo tre stagioni di rendimento costante, in cui Zaccagni si è confermato tra i migliori esterni offensivi del campionato italiano. La Lazio ha voluto blindarlo, allontanando le voci di mercato e premiando il suo contributo dentro e fuori dal campo.
L'ascesa da Verona alla consacrazione in biancoceleste
I primi passi di Zaccagni come professionista avvengono con il Bellaria Igea Marina, per poi trasferirsi tra Venezia, Cittadella e soprattutto Hellas Verona, dove accumula oltre 140 presenze e 15 gol. Qui cresce come esterno di qualità e come giocatore duttile, capace di ricoprire più ruoli offensivi.
Il trasferimento alla Lazio nel 2021 rappresenta la svolta. Inizialmente è in prestito, poi viene riscattato e si impone rapidamente come titolare. La fascia sinistra diventa il suo regno, con giocate di classe e gol decisivi. Il passaggio in biancoceleste segna il salto di qualità definitivo, sia in termini di visibilità che di responsabilità, portandolo a un livello decisamente superiore.
Numeri alla mano: il contributo alla Lazio
Con la maglia biancoceleste Zaccagni ha superato quota 120 presenze, realizzando quasi 30 gol e altrettanti assist. La stagione 2022/23 è stata quella della consacrazione, con 10 reti in campionato, seguite da prestazioni solide anche nelle stagioni successive: 6 gol nel 2023/24 e 8 nel 2024/25.
Al di là dei numeri, ciò che impressiona è la continuità. Zaccagni raramente salta partite, riesce a incidere sia contro le big che contro le squadre di medio-bassa classifica e porta sempre un contributo di corsa, pressing e spirito di sacrificio. Non è solo un esterno offensivo ma un vero tuttofare, in grado di aiutare anche in fase difensiva quando serve.
La fascia di capitano e le responsabilità di un leader vero
Dal 2025 Zaccagni è stato designato capitano della Lazio. Un traguardo che va oltre l'aspetto tecnico poiché significa riconoscere la sua importanza nello spogliatoio e la capacità di essere punto di riferimento per i compagni.
La fascia gli conferisce responsabilità dentro e fuori dal campo, facendone il volto di un progetto ambizioso che guarda al futuro.
Per la Lazio, quindi, puntare su un giocatore italiano e maturo come lui è anche una scelta identitaria, che rafforza il legame con i tifosi. Zaccagni ha risposto con umiltà e determinazione, guidando la squadra nelle difficoltà e mantenendo sempre standard elevati di rendimento.
Tecnica, stile di gioco e adattabilità
Zaccagni incarna l'attaccante moderno: veloce, dinamico, abile nel dribbling e dotato di buon fiuto del gol. Le sue incursioni dalla sinistra creano costantemente pericoli, così come i passaggi filtranti che mettono in moto le punte centrali. È stato utilizzato anche come trequartista e seconda punta, mostrando grande adattabilità tattica.
La sua arma principale resta l'uno contro uno, visto che riesce spesso a saltare l'uomo e creare superiorità numerica. Tutto questo, unito alla capacità di calciare bene da fuori area, lo rende un giocatore completo e difficile da marcare. Non a caso gli allenatori e gli avversari lo considerano una delle pedine più insidiose della Serie A.
Dal Verona alla Nazionale: un percorso di crescita
Prima di arrivare alla Lazio, Zaccagni ha vissuto anni di apprendistato utilissimi. Con il Verona ha affinato tecnica e continuità, imparando a reggere i ritmi della Serie A.
Con la Nazionale, invece, ha trovato la consacrazione: dal debutto nel 2022 fino alla convocazione a Euro 2024, dove ha segnato il suo primo gol in azzurro, confermandosi pronto anche sul palcoscenico europeo.
A 30 anni Zaccagni ha raggiunto la piena maturità calcistica. Con il nuovo contratto e la fascia da capitano, quindi, il suo futuro sembra legato indissolubilmente alla Lazio. Se manterrà lo stesso livello di motivazioni, potrà restare protagonista in Serie A per altre stagioni, diventando una bandiera del club. La sua carriera, partita dalla provincia, è l'esempio lampante dell'impegno che può trasformare un semplice talento in un vero leader.