Lazio - Juve, il Comandante sfida il Sergente: tra Sarri e Tudor c'è un conto in sospeso

26.10.2025 12:45 di  Niccolò Di Leo  Twitter:    vedi letture
Lazio - Juve, il Comandante sfida il Sergente: tra Sarri e Tudor c'è un conto in sospeso
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Questa sera Lazio e Juve chiuderanno l'ottava giornata di Serie A. Alle 20.45, presso lo Stadio Olimpico di Roma, il calendario pone di fronte due squadre ferite alla ricerca di punti per rialzarsi. Sarà, però, anche la sfida tra due allenatori legati dal destino. Igor Tudor era il tecnico che subentrò a Maurizio Sarri a marzo del 2024, dopo che il Comandante aveva presentato le proprie dimissioni a Lotito e Fabiani. Oggi Maurizio Sarri rischia di poter decretare quale sarà il futuro del tecnico croato sulla panchina bianconera. La dirigenza juventina si sta guardando intorno. Le voci su Palladino e Spalletti mettono pressione al 'Sergenti di ferro' che oggi avrà un solo modo per spazzarle via: vincere contro il proprio passato. 

TUDOR E LA LAZIO - La Lazio e Igor Tudor non si sono lasciati bene. Tutt'altro. Il tecnico croato ha rassegnato le dimissioni quando ha capito che nel progetto per lui non c'era spazio, quando la società gli ha chiaramente fatto sapere di non aver alcuna intenzione di accontentare le sue 'estreme' richieste di cessione. Via Rovella, via Guendouzi, via Isaksen: tutti giocatori che erano a Formello da una sola stagione e sui quali la società credeva molto. Tant'è che oggi sono ancora nella Capitale e sono diventati colonna portante di una Lazio operaia. Tudor ha lasciato un segno negativo a Roma. Il derby perso e affrontato con la leggerezza di "una partita come le altre", i tentativi di stravolgere una formazione per dimostrare che "Marusic è un'ala d'attacco" e Lazzari "può giocare anche a sinistra", tanto la fascia non cambia nulla per un esterno, hanno un peso sulla sua breve storia a Roma. Nonostante non tutto sia stato effettivamente drammatico. L'obiettivo europeo centrato è un risultato di cui bisogna dargli merito, seppur sia lecito contestare i metodi e i rapporti con spogliatoio, società e stampa

TUDOR AFFRONTA (DI NUOVO) IL SARRISMO - Oggi Tudor torna all'Olimpico. Lo aveva già fatto, a dire il vero, al termine della passata stagione quando Lazio e Juve hanno pareggiato per 1-1 con gol di Kolo Muani e di Matias Vecino. Ma questa sera sarà diverso. Questa sera, quando le due squadre entreranno in campo, lui e Sarri si incontreranno a metà strada tra le due panchine e quella stretta di mano, quell'abbraccio per i fotografi, avrà un valore storico e simbolico. Sarri è il passato e il presente della Lazio - nella speranza che sia anche futuro -, Tudor quella parentesi subentrata con arroganza al 'Sarrismo' e che ha tentato, invano, di estirpare da Formello delle radici troppo solide, troppo in profondità, destinate a riemergere solo un anno dopo. Oggi il 'Sarrismo' si è ripreso il suo posto e al contrario di quanto avvenuto un anno e mezzo fa sarà lui a decretare il futuro a Torino del 'Sergente di ferro'.