Lazio, Pedro in conferenza: "Non possiamo più pensare al mercato bloccato"

31.10.2025 00:33 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Lazio, Pedro in conferenza: "Non possiamo più pensare al mercato bloccato"

Dopo il pareggio della Lazio contro il Pisa, Pedro è intervenuto in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.

"Sicuramente sarà il mio ultimo anno alla Lazio, o per lo meno è molto probabile. È così, non è un problema. È per una questione di età. Mi piacerebbe comunque lasciare la squadra più in alto possibile per andare via con un bel ricordo. Sono contento di stare in questa società da tanti anni, per tutti sarebbe speciale, soprattutto per i tifosi e per i miei compagni. Vorrei ringraziare tutti già da adesso. L'anno scorso sono stato bene, ho giocato tanto e fatto bei numeri aiutando molto la squadra. Ora è difficile trovare spazio, per questo penso che è arrivato il momento di lasciare la Lazio. Vediamo che succede, ma è molto probabile che questo sarà il mio ultimo anno qui".

"Coppa Italia? Abbiamo sempre l'ambizione di vincere, è una competizione molto bella ma anche difficile. È un'opportunità, abbiamo sempre lottato e dobbiamo dare tutto. In questo momento dobbiamo pensare al campionato e recuperare punti in classifica visto che abbiamo iniziato male. Ora stiamo trovando continuità e solidità, ma dobbiamo migliorare ancora di più. L'obiettivo della squadra deve essere sempre quello di giocare in Europa, non può succedere come quest'anno che siamo rimasti fuori. Per me è peggio giocare una partita a settimana, sono abituato a giocare ogni due/tre giorni. Con la settimana lunga sembra quasi che si perda un po' di energia, questo succede a tanti giocatori e non solo a me. Siamo in questa situazione ora, guardiamo partita per partita. Oggi abbiamo perso una grande opportunità. Adesso pensiamo al Cagliari per fare punti".

"Noi siamo i giocatori che siamo, dobbiamo dare sempre il massimo. Non abbiamo rinforzato la squadra ma non possiamo dirlo ogni settimana, non possiamo pensare sempre al mercato chiuso. È iniziato il campionato: dobbiamo puntare su quello che abbiamo, è l'unica cosa a cui dobbiamo pensare. Il resto lo deve gestire la società, noi pensiamo al campo, a giocare bene e a fare punti. Il modulo? Mi lascia un po' fuori, non trovo spazio. Ho detto al mister che giocare sull'esterno per me è molto difficile, mi costa tanto fare il lavoro che chiede lui. Per questo ora senza il Taty posso fare il falso nove, ma non sono un giocatore d'area di rigore, devo stare tra le linee. L'anno scorso facevo il trequartista e mi trovavo meglio, avevo più possibilità. Così ora per me è complicato aiutare la squadra, il mister lo sa. Poi è lui a decidere dove devo stare in campo".

"Non so cosa farò dopo, se voglio fare l'allenatore. Non penso già di lasciare il calcio, devo prendermi uno/due anni per me e per sare con la mia famiglia. Voglio essere presente per loro e poi vediamo che succede. Sicuramente poi dovrò prendere una strada. Non so se sceglierò un'altra squadra dopo la Lazio. È difficile continuare su questo livello. Quest'anno c'è Sarri, ha le idee chiare sul suo gioco. Lui può ruotare il modulo, ci sono tante soluzioni. È lui che decide, non posso paragonare alla scorsa stagione. Il mister sta lavorando bene, va rispettato, conosce bene il calcio e la Serie A. Ci ha dato solidità e compattezza che non avevamo, ci mancano ancora delle cose da migliorare soprattutto in attacco e nel gioco in verticale. Sono le partite come queste che dobbiamo sfruttare le poche occasioni come fanno le grandi squadre. Questa è la differenza con noi".