Il preparatore Rongoni licenziato dalla Roma. L'amico fisioterapista: "Paga solamente il passato alla Lazio"

Silurato senza possibilità di controbattere. Paolo Rongoni, ex preparatore atletico della Lazio nell'ultimo anno alla Roma, è stato licenziato in tronco dallo stesso presidente dei giallorossi Pallotta. In effetti le sue parole il giorno dopo averlo cacciato, incolpavano proprio il preparatore tanto voluto da Garcia: "La preparazione atletica non è stata sufficiente. Dopo un’ora la squadra non aveva più energie, faticava". Goodbye. Sulle colonne della Gazzetta dello Sport parla Roberto Maragliano, fisioterapista che ha Behrami e Inler tra i suoi assistiti, uno che con Rongoni ha collaborato a lungo, anche alla Lazio. "Sa che forse è stato proprio questo il problema?". Che poi spiega: "Paolo ha pagato il suo passato a Formello. Se non fosse stato in precedenza alla Lazio, le cose non sarebbero andate in questo modo. Ma a Roma funziona così. In fondo, solo un anno prima di arrivare a Trigoria aveva vinto la Coppa Italia. Mica una partita normale: a Formello, prima di quel match, c’era gente che ci diceva “o vincete o vi ammazziamo”. Gli animi sono esasperati, forse qualcuno a Trigoria non ha dimenticato quella sconfitta. E a Paolo è toccato vivere anche l’altra faccia della medaglia". Tanti gli infortuni e tanta palestra, ma Maragliano giustifica il lavoro svolto dal collega: "Ho conosciuto molti preparatori. So come lavora Rongoni, tornerei con lui domattina se me lo chiedesse. Alla Lazio non abbiamo mai avuto problemi di infortuni. Dico di più: di solito se un giocatore si fa male è perché lavora poco, non perché lavora troppo. Evidentemente a Trigoria non hanno seguito il suo programma di allenamento. Sulla palestra, le dico che quando si gioca ogni tre giorni è normale fare “scarico” al chiuso per poi uscire sul campo. Lui semplicemente completava il suo lavoro in palestra".