PAGELLE Lazio - Verona: Ciro di testa, col cuore! Mago ispirato, Casale promosso

11.09.2022 20:03 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Lazio - Verona: Ciro di testa, col cuore! Mago ispirato, Casale promosso

PROVEDEL 6,5: Un solo rischio nel primo tempo, esce sulla trequarti e lascia la porta vuota per il tentativo di Terracciano. Per il resto è perfetto in ogni gestione. Si oppone al sinistro di Ilic, sarebbe stata una beffa enorme.

LAZZARI 6,5: Su e giù indemoniato, purtroppo paga la fatica a un quarto d’ora dalla fine. Sospetto stiramento, non ci voleva proprio. Aveva giocato la solita partita di spinta e generosità.

Dal 75’ HYSAJ 6: Entra a freddo, si becca poco dopo il giallo tattico, è un fallo intelligente con la Lazio scoperta. Nel finale fa correre un infarto all’Olimpico, nel recupero quel pallone si spazza in tribuna.

CASALE 6,5: Esordio assoluto, rompe il ghiaccio contro la sua ex squadra. Non delude, anzi, dimostra attenzione e velocità nelle fughe all’indietro. Si fa rispettare con una buonissima partita.

PATRIC 6,5: Ha il merito di non steccare la prova senza la guida di Romagnoli vicino. Conferma la netta crescita, nel sistema di Sarri si sta esaltando per verve e applicazione.

MARUSIC 6,5: Attento e cattivo, non perde mai l’uomo in area o nel pressing alto. Convincente, non era per niente facile.

MILINKOVIC 7: Risorsa benedetta in partite del genere, uno dei pochi a potersi permettere il lusso di riceverla sui piedi e resistere alle percosse del Verona senza andare in affanno. In più, come se fosse poco il lavoraccio già citato, aggiunge il cross perfetto per Immobile. Determinante, decisivo.

MARCOS ANTONIO 6: Si muove tanto, però ci mette un attimo in più a scaricarla: non rischia troppo la giocata, forse intimorito dall’errore commesso a Marassi. Paga un po’ di emozione, Lazovic non lo molla un attimo. Può e deve crescere.

Dal 65’ VECINO 6,5: Fisico ed esperienza, strappa un pallone al limite dell'area di Provedel che vale oro.

BASIC 6: Scelto a sorpresa, per poco non sorprende Montipò: super parata sul suo bolide, anche sfigato perché finisce sul palo dopo la deviazione con la punta delle dita. Avrebbe dato tutto un altro senso alla partita sua e della squadra già prima dell'intervallo.

Dal 55’ LUIS ALBERTO 7: Quattro giorni speciali chiusi con il tiro all’angolino che fa scorrere i titoli di coda sul match. Stop, tocco di suola, palla sotto le gambe di Ilic - quello che doveva sostituirlo nel mercato - e tanti cari saluti al Verona. Entra sullo 0-0, mette il marchio sul 2-0.

FELIPE ANDERSON 6: Non era facile una gara così, con il fiato degli avversari sul collo, costretto a giocare quasi spalle alla porta, senza mai la possibilità reale di puntare la metà campo offensiva. Esce perché Sarri cerca qualche spunto fresco dalla panchina.

Dal 65’ CANCELLIERI 6: Col veleno addosso, sfiora due volte il gol, forse serviva un pizzico di egoismo in meno. Ma ha la determinazione giusta. 

IMMOBILE 7: Di testa, col cuore. Una capocciata alla partita, gli undici muri (a tutto campo) del Verona non volevano crollare. Sembrava una serata come quella con il Feyenoord, quasi stregata, precipitosa. Diventa quella ideale perché ha l’istinto e la fame dei bomber veri: segna quanto conta, conta sempre più gol.

ZACCAGNI 6,5: Nella ripresa tira fuori la personalità e accentrandosi riesce a mettere in difficoltà il Verona. Non va sottovalutato il taglio in area sul gol di Immobile: non arriva sul pallone, distrae comunque i difensori e permette a Ciro di colpire sul secondo palo. Serve a Luis Alberto l’appoggio del raddoppio.

ALL. SARRI 7: La Lazio la vince alla distanza, mica era semplice contro il Verona di Cioffi, squadra di 11 “marcatori” assaltanti. Tattica, tecnica e carattere, ci si può divertire.

HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò 7; Ceccherini 6 (61' Cabal 5,5), Hien 5, Coppola 6; Terracciano 6 (61' Depaoli 5,5), Ilic 6, Veloso 6,5 (36' Tameze 6,5), Doig 6, Lazovic 6 (70' Hrustic 6); Lasagna 5,5 (70' Kallon 6), Henry 5,5. All.: Cioffi 6,5.