Triestina, l’ex Matosevic: "Questa Lazio è da Champions. E Inzaghi..."

L'ex portiere della Primavera biancoceleste, ad Auronzo in tribuna per infortunio, ha parlato ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it.
22.07.2019 07:28 di Gabriele Candelori Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
Triestina, l’ex Matosevic: "Questa Lazio è da Champions. E Inzaghi..."

Anche una vecchia conoscenza sul campo dello Zandegiacomo di Auronzo di Cadore. Ad assistere alla vittoria della Lazio sulla Triestina c’era Kristjan Matosevic: anni 22 e portiere della formazione alabardata. Per chi non lo ricordasse il ragazzo nato a Capodistria giocò da protagonista con la Primavera biancoceleste la stagione 2015-16, l’ultima di Simone Inzaghi nelle giovanili prima dell’approdo ad aprile in prima squadra. Lo sloveno di passaporto croato disputò una buona annata, ma - in prestito dal Catania - in estate vide la sua strada separarsi da quella dei capitolini. Tornato in Slovenia con le maglie di Domžale, Ankaran e Mura, Matosevic è approdato lo scorso gennaio alla Triestina esordendo anche in Serie C nell’ultima giornata di campionato contro il Fano. Oggi un infortunio alla mano gli ha tolto la possibilità di sfidare il suo passato, ma il classe ’97 è entusiasta di questa nuova avventura: “Penso che stia andando benissimo. Lo scorso anno abbiamo perso i play-off in finale (contro il Pisa, ndr), ma ora abbiamo grandi motivazioni per riprovare a conquistare la promozione”, racconta ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it.

AURONZO, IL TEST CON LA LAZIO - Il 5-2 dello Zandegiacomo ha messo in mostra un’ottima Lazio: “Mi hanno fatto un’ottima impressione, ho visto una squadra forte che in campo andava a mille all’ora”. L’obiettivo primario resta l’Europa che conta: “Quando posso seguo sempre le partite della Lazio. Credo che quest’anno possa arrivare in Champions League. Sicuramente se lo meriterebbero”.

INZAGHI E I RICORDI - Matosevic aveva lasciato Inzaghi dopo i primi mesi al posto di Pioli, ad Auronzo l’ha ritrovato con due trofei in tasca: “Me lo aspettavo potesse fare così bene. È un bravissimo allenatore e sono molto contento per lui. Cosa ci siamo detti? L’ho visto soltanto per un saluto veloce, abbiamo scambiato giusto un paio di parole”. Nella Capitale fu un anno intenso: “Porto con me tanti bei ricordi. A Roma sono stato soltanto un anno, ma la Lazio mi è rimasta nel cuore. Tra l’altro in quella stagione ebbi anche la fortuna di ottenere tante convocazioni in prima squadra”. Il presente oggi si chiama Triestina, un’esperienza così però è difficile dimenticarla.

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Pubblicato il 21/07 alle ore 22:30

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