Lazio, De Martino: "C'è voglia di ripartire dopo il derby". E riguardo le voci sullo spogliatoio...

01.10.2018 16:16 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Tommaso Guernacci - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, De Martino: "C'è voglia di ripartire dopo il derby". E riguardo le voci sullo spogliatoio...

La Lazio vuole ripartire dopo il derby. Stefano De Martino, capo dell'ufficio stampa biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per analizzare la sconfitta nella stracittadina e per smorzare alcune voci riguardanti lo spogliatoio: "Bisogna guardare avanti, la strada è lunghissima, capisco perfettamente da tifoso cosa significhi perdere il derby. La stagione è appena cominciata, in Serie A c'è grande equilibrio e tutto è ancora da vivere. Bisogna però fare tesoro degli errori commessi e dell'approccio avuto in campo".

OBIETTIVI LAZIO - "Sappiamo quali sono gli obiettivi, sappiamo cosa la società chiede alla squadra e come la stessa è stata costruita. Qualcuno il derby lo giocava per la prima volta, anche se questo non vuole essere un alibi. Adesso si riparte con l'Europa League e poi con la Fiorentina"

GRUPPO LAZIO - "Un gruppo di persone che si conoscono bene, un rapporto squadra-allenatore che non si vedeva da tempo. C'è grande compattezza in questo. Si sta cercando di capire come mai si è approcciato in quel modo al derby".

COMUNICAZIONE NEL MONDO LAZIO - "Da parte di alcune testate non è la prima volta. Un conto sono le sensazioni, un conto è mettere le cose per iscritto. Io ero sia a fine primo tempo sia al termine della gara nello spogliatoio e tutto ciò che è stato scritto non c'è stato. Solo tanta arrabbiatura complessiva per come è andata la partita, ma nulla che avesse a che fare con un giocatore in particolare. Personalmente non alzo muri su cose che esistono, in questo caso però non c'è nulla. È ovvio che nel post derby si è arrabbiati per come sono andate le cose, ma questo è normale, e vi posso assicurare che è capitato di veder volare i tavolini e le bottigliette d'acqua dopo alcune sconfitte in casa. Tutta la squadra sa di non aver dato il massimo, ma smentisco categoricamente ogni situazione, in particolare su Luis Alberto. Come al solito alla minima difficoltà non si fa altro che ingigantire le cose, ma voglio assolutamente chiarire che non c'è nulla di quanto è stato critto. C'è solo voglia di ripartire"

RINNOVI IN CASA LAZIO - "Voglio comunicare, perché mi sembra doveroso farlo, i rinnovi contrattuali di Milinkovic ed Immobile sino al 2023. Il Presidente aveva già incontrato gli agenti e si parlava dei due rinnovi già da tempo. La notizia di qualche minuto fa è che tutto si è concretizzato. Sono dei prolungamenti importanti che si vanno ad inserire in un binario di novità e sono importanti per la costruzione globale del Club. Siamo ad ottobre, ma la presidenza pensa già alla Lazio del futuro al di là degli obiettivi che devono essere centrati per avere una disponibilità economica diversa. Il lavoro non s’interrompe mai e la Società vuole migliorare dove necessita e dove c’è la possibilità di dar seguito ad un cammino a medio-lungo termine. C’è la voglia di centrare obiettivi e di migliorare i risultati da parte dei protagonisti e della Società: noi guardiamo i risultati. Sergej Milinkovic e Ciro Immobile sono calciatori importanti che hanno presenziato sui taccuini dei club più importanti d’Europa: ci sono state tante richieste rispedite ai rispettivi mittenti nonostante cifre molto importanti. Il Presidente voleva una squadra vincente che potesse migliorare nel tempo: i rinnovi sono espressioni della volontà del patron biancoceleste".

LAZIO, TRATTATIVE DI MERCATO - "Un certo condizionamento da parte degli organi c’è anche sulle trattative di mercato: il direttore sportivo Igli Tare ha sempre coperto le carte perché se viene accostato un nome alla Lazio, spesso arriva una squadra con un fatturato ben più importante del nostro che alza l’offerta su alcuni calciatori strappandoli dalla nostra disponibilità. Saremo antipatici forse, ma a volte è successo nel corso degli anni. Durante le varie stagioni, il nostro Direttore ha coperto le carte senza dare riferimenti: siamo costretti a farlo proprio perché delle società che guadagnano di più, per limitare i nostri successi, si presentano con qualche milione in più per strapparci dei calciatori. Ciò testimonia il lavoro gestionale del Presidente e del nostro Direttore Sportivo. I rinnovi testimoniano la pianificazione della Società: la volontà da parte dei giocatori e del Club era nata un mese fa, ma erano necessari dei tempi fisiologici per porre un termine alle trattative. Ho visto rifiutare delle offerte importantissime per questi calciatori. Ciò rende la Lazio un club che può puntare ogni anno al raggiungimento della Champions League: l’Europa League è diventata casa nostra, è impensabile vedere la formazione biancoceleste fuori dalle competizioni continentali. La squadra allestita per la stagione è stata migliorata in ogni singolo comparto. Felipe Caicedo, ad esempio, è uscito con le ali dell’entusiasmo dopo che gli è stata concessa l’opportunità di mettersi in mostra dall’inizio ed, inoltre, è stato acclamato dal suo popolo: su 100 acquisti solo il 10% non ha reso al massimo. In altri Club si spendono centinaia di milioni di euro e, spesso, 60% degli acquisti effettuati si rivela un flop. In questo momento si vede tutto nero dopo la sconfitta nel derby, ma la Lazio è stata costruita per competere ed i calciatori sanno della loro forza. I biancocelesti ci hanno divertiti con il loro gioco nella passata stagione, ma oggi stiamo parlando sempre della stessa squadra che può vantare anche ulteriori innesti importanti: Valon Berisha, ad esempio, era stato avvicinato dai Club di prima fascia di tutti i campionati, ma anche lo stesso Correa che ha dimostrato le sue qualità. Con il tempo si inseriranno negli automatismi e negli schemi di Inzaghi. Serve fiducia rispetto nei confronti di cio ciò che si è visto finora. Siamo anche i primi ad offrire critiche alla squadra quando quest’ultima non si esprime al massimo, ma la rosa è stata costruita al meglio. L’Inter è stata strutturata con un budget tre volte superiore al nostro e la Società ha dimostrato la capacità di individuare e pianificare, i fatti sono chiari e testimoniati dai trofei messi in bacheca e dai risultati sbagliati. Le prestazioni negative continueranno ad esserci, ma la rosa rimarrà stabilmente in Europa nel tentativo di centrare un obiettivo già stabilito che inseguiremo fino alla fine e che speriamo di centrare per i nostri tifosi".

LAZIO, LA SPINTA DEI TIFOSI - "Voglio ringraziare i tifosi della Lazio per lo spettacolo che stanno offrendo fuori casa. Arrivati ad Empoli siamo rimasti ipnotizzati dai tanti sostenitori ammirati al nostro arrivo: la carica è stata fondamentale in un match difficile ed in un ambiente particolare. Quell’atmosfera ha contribuito anche al successo della squadra. Chi si è speso per accorrere in trasferta merita un grazie da parte della Società. In casa è più facile ed esorto tutti ad essere presenti, non siamo andati in Champions League per la differenza reti, mentre lo stadio pieno aiuta a raccogliere dei punti extra merito sportivo. Se si vogliono puntare determinati risultati, bisogna puntare ai 50.000 spettatori: l’Eintracht, ad esempio, era quint’ultimo in classifica e nonostante ciò c’erano tantissimi tifosi allo stadio. Per puntare a determinati traguardi c’è bisogno di una cornice importante. C’era dispiacere da parte di chi frequenta la Curva Nord del fatto che siano presenti sempre e solo i soliti, pronti a colmare delle assenze con spettacolo ed entusiasmo: ho letto queste parole con dispiacere, ma è la verità. Uno zoccolo duro è sempre presente e questo esempio si deve allargare a tutto lo stadio, anche in casa bisogna contare almeno 40.000 presenti per poter chiedere investimenti e traguardi importanti. Non si possono avere 25.000 spettatori, chi ne ha possibilità venga perché è importante. Si può dimostrare anche il disappunto, ma trasmettendo calore fino all’ultimo scatto della palla. È necessario spingere la squadra perché il sostegno è fondamentale: tanti calciatori mi hanno chiesto delle presenze dei tifosi all’Olimpico. La Società offre il massimo e ci sono tutti i presupposti per assistere al match a prezzi bassissimi a partire già dal match con la Fiorentina, una gara importante per migliorare ulteriormente la nostra classifica".

LAZIO, NOVITÁ IN ARRIVO - "Sette anni fa la Lazio è stata pioniera per quanto riguarda il lancio della radio: si voleva dare equilibrio. Quando la Lazio gioca male sulle frequenze ufficiali non si alza il muro per difendere la squadra o un calciatore, ma c’è grande trasparenza grazie al lavoro di giornalisti che analizzano obiettivamente le varie situazioni. Stiamo dando ai nostri tifosi degli strumenti: nel 2008 i tifosi chiedevano una radio, l’abbiamo creata andando contro ad una determinata realtà. La radio ha dato la possibilità al tifoso della Lazio di ascoltare la radiocronaca biancoceleste, di ascoltare approfondimenti, notizie ed i racconti quotidiani delle giornate della squadra. Abbiamo dato vita anche all’Agenzia Ufficiale S.S. Lazio dove ogni giorno è possibile leggere circa 40 notizie certe e vere: da anni la scelta di alternativa c’è. Dove vengono infrante certe regole, la Società risponde lavorando quotidianamente e silenziosamente. La Società biancoceleste è stata la prima ad aprire una stazione radiofonica ufficiale ed un canale televisivo su Sky. Non si può esercitare potere in casa degli altri, ma si può esigere il rispetto delle regole della deontologia giornalistica; quando sono state infrante, sono sempre state prese delle contromisure. Il Club in tal senso non si è mai tirato indietro. Le novità non sono finite qui, ci saranno degli aggiornamenti che annuncerò a breve nel ramo della comunicazione".