Lazio, Veron: "Quanti bei ricordi a Roma. E' stato emozionante tornare all'Olimpico"

Durante la partita tra Lazio e Sassuolo Juan Sebastian Veron è stato l’ospite d’onore allo stadio Olimpico. L’ex centrocampista biancoceleste ora è in Argentina, ma ai microfoni di Radio Incontro Olympia è tornato a parlare della Lazio e della sua vita attuale: “Oggi sono il presidente dell’ Estudiantes de la Plata. Noi qui lavoriamo perché siamo tifosi di questa squadra e perché ci fa piacere farlo. Qui non si possono comprare le squadre, le società sono sociali senza finalità di lucro. È piacevole aiutare questo club. Ora sto capendo cosa significa gestire una società”.
LAZIO E RICORDI ITALIANI: “Io in Italia ho avuto la fortuna di avere due presidenti che capivano molto bene il calcio, uno è stato Sergio Cragnotti, l’altro Massimo Moratti. Ultimamente ho avuto l’opportunità di parlare con lui di calcio: una squadra non si fa da un giorno all’altro ma si costruisce col tempo. Sia Cragnotti che Moratti sono stati bravi in questo, hanno avuto la pazienza di costruire e di fare i colpi giusti sul mercato quando necessario. Inoltre erano persone molte vicine ai giocatori. In altre società questo non accadeva. Credo che oggi si pensi più al business che a queste cose. Invece ai miei tempi, oltre ai soldi, c’era una famiglia attorno alle squadre. Con la Lazio forse dovevamo vincere di più rispetto a quello che abbiamo vinto, ma evidentemente doveva andare così".
IL RITORNO A ROMA: “È stato un piacere tornare a Roma, allo stadio Olimpico. La società è stata gentile ad ospitarmi ed è stato bello anche incontrare Simone Inzaghi e Angelo Peruzzi il giorno prima a Formello. Ancora ho presente l’amore che c’era ai miei tempi per la società. Per come vivono il calcio i tifosi della Lazio sono simili ai tifosi argentini: amano e sostengono calorosamente la propria squadra. Sono sempre stato molto legato alla gente laziale e alla società. Mi fa piacere tornare e rincontrare la gente che lavora ancora lì”.