Gravina: "Pensato spesso che non si sarebbe tornati a giocare"

Il presidente federale ha ripercorso in una lunga intervista all'emittente satellitare i mesi complicati del mondo del calcio passati a convivere con la pandemia.
24.12.2020 13:00 di  Nicolò Savini  Twitter:    vedi letture
Gravina: "Pensato spesso che non si sarebbe tornati a giocare"
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Gabriele Gravina, presidente federale, intervistato da Sky Sport 24, ha ripercorso il difficile periodo vissuto dal mondo del calcio a contatto con la pandemia: "C’è stato qualche momento di sconforto, qualche momento di solitudine in alcuni frangenti dove capita di riflettere, pensare e proiettare le conseguenze negative che sarebbero derivate dall’annullamento del campionato, soprattutto quello di Serie A. Notti insonni? Tante, diverse. Questo altalenarsi di idee positive e negative, di speranza, con momenti di depressione quando sapevamo che dovevamo unire l’esigenza della tutela della salute all’idea di giocare a calcio. Questa contraddizione generava delle incrinature che abbiamo comunque saputo ricucire e comunicare nella giusta maniera ai nostri tifosi ".

SALVEZZA - "Io non ho salvato nulla, ho solo svolto il mio ruolo con coscienza e responsabilità, chiedendo aiuto a tutti coloro che volevano dare un contributo alla tutela dell’interesse del calcio italiano, sapendo che si dovevano mandare diversi rispetto al semplice giocare a calcio. Dovevamo toccare la sensibilità di chi ci seguiva. Abbiamo agito con grande determinazione, in alcuni momenti avevo intuito che si organizzavano correnti di pensiero che miravano a bloccare la bellezza del nostro mondo soltanto perché altre attività erano state bloccate. Senza capire la complessità del mondo del calcio, che va oltre l’aspetto semplicistico del dato economico ".

ORGOGLIO - "La massima soddisfazione l’ho condivisa con i miei collaboratori quando abbiamo visto l’entusiasmo che ha generato la ripresa dei campionato. Credo sia il massimo della soddisfazione che si può provare quando si ricopre un ruolo come il mio. Nazionale? Ha dato un valore aggiunto, rappresenta il fiore all’occhiello di questa gestione. Grazie al tecnico Mancini, ai giocatori e a tutto il club Italia ".

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