Lazio | Signori e l'aneddoto su Neymar: "Mi chiamarono per aiutarlo"

La sua dolorosa vicenda personale, ma anche un curioso aneddoto su Neymar. Beppe Signori si è raccontato in una lunga intervista a Dribbling, sulle frequenze di Rai2. L’ex attaccante della Lazio ha parlato del calvario del processo per calcioscommesse, chiuso con l’assoluzione e la conseguente riabilitazione a livello federale: “Ho un ricordo amaro, di sofferenza per me, per la mia famiglia e per chiunque mi volesse bene. Sono stati dieci anni difficili, anche se ora li racconto con serenità: mi hanno aiutato il mio carattere e la volontà di andare fino in fondo per essere completamente scagionato, senza rimanere nel grigiore di un dubbio”.
L’aneddoto, si diceva, riguarda Neymar e i calci di rigore, che in carriera Signori trasformava partendo da fermo: “Il mio segreto era guardare il ginocchio del portiere. Dopo che lui ne aveva sbagliati due, il suo entourage mi contattò per insegnargli un altro modo di calciarli. I primi tre li ha battuti come me, segnando, però al primo errore è tornato al vecchio modo”.
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