Lazio | La rinascita di Isaksen: dal buio in estate alla liberazione contro il Cagliari
RASSEGNA STAMPA - I gol sono la migliore medicina e lo sa bene Isaksen, che dopo mesi di difficoltà è tornato finalmente a sentirsi sé stesso. La rete al Cagliari è stata la sua liberazione, la ricompensa dopo un periodo complicato: non poteva allenarsi a pieno, in estate ha dovuto evitare i contatti e la mononucleosi lo aveva costretto a uno stop lunghissimo. Aveva sfiorato il gol contro la Juve, l’aveva mancato a Pisa, ma lunedì è arrivato il momento giusto.
"Sono davvero felice di essere tornato in campo. Ora si pensa all’Inter prima della sosta", ha raccontato in Danimarca. Si sente integrato, più maturo, quasi italiano: "La mentalità italiana mi è entrata nel sangue, sono pronto a tutto e non mollo mai". Anche in nazionale si è rimesso in moto. Un mese fa giocava pochissimo, soltanto dieci minuti. Ora si prepara alle due partite decisive contro Bielorussia e Scozia, dal 15 al 18 novembre, scontri diretti per il Mondiale con Danimarca e Scozia appaiate a 10 punti.
Il ct Riemer ha esultato al suo gol come un tifoso: "Ero sul divano e saltavo di gioia. Negli ultimi dodici mesi è stato uno dei nostri migliori giocatori, tra i più spettacolari". La convocazione di ottobre non era scontata, visto che alla Lazio aveva perso un po' di spazio, con Cancellieri che si era ritrovato a fare il titolare. Eppure Riemer ha continuato a crederci. Sarri adesso spera che la rete al Cagliari sia solo l’inizio: l’obiettivo è ritrovare la continuità mostrata l’anno scorso con Baroni, quando Isaksen segnava gol pesanti.
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