ESCLUSIVA - Corrado Tedeschi: "La mia Samp tra Montella, derby e quel Mancini alla Lazio..."

Pubblicato ieri alle 12
24.04.2016 07:10 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Corrado Tedeschi: "La mia Samp tra Montella, derby e quel Mancini alla Lazio..."
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Conduttore istrionico, attore teatrale, giornalista competente ed ex calciatore dalle grandi prospettive. Corrado Tedeschi è uno dei volti noti della tv nostrana. Una lunga carriera densa di soddisfazioni ed un piccolo rimpianto. Tedeschi era un attaccante promettente delle giovanili della Sampdoria, la sua squadra del cuore, ma non è riuscito a sfondare. Il suo percorso è stato altrettanto soddisfacente, ma la sua passione per il calcio e per la Doria non è mai scemata. La redazione di lalaziosiamonoi.it l'ha contattato per un'intervista alla vigilia della partita contro la Lazio.

Che momento storico vive oggi il tifoso sampdoriano? "Ci stiamo guardando attorno per capire che succede. Questa è una buona squadra con un ottimo allenatore, però ci sono un po' di incognite. Bisogna capire che tipo di scelte vuole prendere la società per l'anno prossimo, la squadra deve essere disegnata con l'allenatore. Montella è bravissimo ma deve avere la squadra da inizio stagione. Domenica abbiamo fatto un gigantesco passo avanti in una partita da far west, siamo mezzi salvi. Una volta regolata questa pratica vediamo che succede".

Una stagione da alti e bassi, è riuscito a darle un senso? "Sicuramente è stata abbastanza deludente, con qualche punta di qualità. È una buona squadra e non si è affatto indebolita con il mercato di gennaio. Ha preso Quagliarella che in questo momento è superiore ad Eder. L'unico limite di Montella è che per far capire la sua filosofia di gioco deve avere la squadra da inizio anno. Sono convinto al 100% che rimarrà anche la prossima stagione, allora vedremo la sua squadra. Probabilmente ha dovuto modificare il suo modo di giocare, per salvarsi bisogna far punti".

Che significato assume la gara contro la Lazio? "È la partita che potrebbe sancire la salvezza matematica. Devo dire che siamo molto concentrati sul derby di ritorno. Uno fa finta di non pensarci ma la stracittadina è importante. Abbiamo vinto quella d'andata, vincendo quella di ritorno sarebbe una stagione quasi da salvare. La Lazio è in un ottimo momento, l'arrivo di Inzaghi ha portato una ventata di positività. Ha potuto fare poco con una corazzata come la Juventus. La Lazio gioca molto bene. Giocatori come Keita e Candreva sono molto pericolosi, corrono tantissimo, ma noi dobbiamo chiudere la pratica il prima possibile per presentarci al derby nella maniera migliore".

Lei ha giocato a lungo nelle giovanili della Sampdoria, in quale attaccante di questa sfida si rivede? "Con tutto il dovuto rispetto, mi rivedo molto in Quagliarella. Io tiravo da tutte le posizioni, di destro e di sinistro, lui ha queste caratteristiche. È un giocatore essenziale, che spesso pensa dei tiri impossibili con grande coraggio. È arrivato a Genova con lo spirito del combattente, spero che rimanga. È entrato splendidamente nella nostra mentalità, è già diventato un idolo dei tifosi. Mi riconosco in lui, fatte le debite proporzioni".

Sampdoria-Lazio è una sfida dai tanti intrecci di calciomercato. Quale trasferimento le ha fatto più male?  "Sicuramente Mancini, è stato la bandiera di una Samp irripetibile. Purtroppo non succederà mai più di vedere la Sampdoria in finale di Coppa Campioni. Vederlo con una maglia diversa è stata una roba strana. Ha fatto bene anche lì, capita che le bandiere vengano dimenticate, soprattutto al giorno d'oggi".

Anche Mihajlovic è un doppio ex. Come lo vede a trattare con Lotito? "La vedo dura (ride, ndr), com'è stato anche l'approccio con Berlusconi. Sinisa non è di certo un diplomatico, dice sempre quello che pensa senza considerare chi ha davanti. Credo che parleranno prima di chiudere il contratto, Mihajlovic sa a cosa andrà incontro. Credo che conosca bene Lotito e tutto l'ambiente, sarà una mossa abbastanza ponderata, anche se i caratteri son quelli che sono".

 

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