ESCLUSIVA - L'ag. Fifa Monfrecola: "Mier del Monterrey sarebbe l'affare dell'anno! Proporrò a Tare qualche giocatore..."

Pubblicato ieri alle 17
05.03.2016 06:57 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - L'ag. Fifa Monfrecola: "Mier del Monterrey sarebbe l'affare dell'anno! Proporrò a Tare qualche giocatore..."

Meno affascinante forse del Brasileirão o del campionato argentino ma sempre più ricco di talenti, la Primera Division messicana ha raggiunto ormai livelli impensabili rispetto a qualche anno fa. La presenza di investitori di fama mondiale ha consentito a club come Monterrey, America, Leon, Pachuca e Tigre di aumentare le proprie risorse, incrementando la qualità delle rose grazie anche a giocatori reduci da esperienze nei campionati europei. A rubare più la scena è però la 'meglio gioventù' del Tricolor, campione in carica alle ultime Olimpiadi di Londra e densa di talenti pronti al grande salto nel vecchio continente. Per parlare di tutto ciò, con uno sguardo soprattutto in casa Lazio, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato l'agente Fifa Alessandro Monfrecola, esperto di calcio messicano:

In Messico siamo già all'ottava giornata con il Monterrey in testa. Che scenario prevedi?

“Il Monterrey è una squadra molto solida e composta da giocatori conosciuti come Gargano, Carlos Sanchez ex River Plate, il trequartista colombiano Cardona che è un fenomeno, e gli attaccanti Funes Mori e l’ex Parma Pabón. Poi c’è il Tigre, campione in carica, che alla lunga verrà fuori. Ha in avanti il francese Gignac, che l’anno scorso fu seguito anche dalla Lazio e oggi in Messico prende 5 milioni all’anno. Occhio anche all’America, che è sempre una grande squadra che investe tantissimo. L’anno scorso aveva in rosa il difensore Layún, che ora è al Porto, ma che portai io in Europa al Watford”.

Ti aspetti qualche sorpresa, magari con l'esplosione di qualche talento?

“L’outsider può essere il Pachuca, che ha i giovani più forti del vivaio messicano, addirittura in 5 o 6 andranno a fare le Olimpiadi con la nazionale messicana giovanile che è anche campione in carica (sconfisse a Londra 2012 il Brasile di Neymar e Thiago Silva, ndr). Qui brillano le stelle di Hirving Lozano, un centravanti esterno del ’95 davvero molto forte, Érick Gutiérrez, centrocampista anch’esso classe 1995 con grande spessore tecnico e Rodolfo Pizarro sempre centrocampista ma del ‘94. Questi giovani sarebbero già pronti per il campionato italiano. Il fatto è che sono extracomunitari e costano tantissimo perché il Pachuca i propri gioielli se li fanno pagare. Di solito vanno al Porto che sa scegliere bene i giocatori quando ancora non sono esplosi per poi rivenderli a caro prezzo”.

C'è qualche profilo già pronto per il grande salto in Europa, magari in Italia?

“Sempre nel Tigre gioca un esterno d’attacco del ’92, Jürgen Damm, che potrebbe fare benissimo in un modulo come il 3-5-2. Una sorta di Cuadrado per caratteristiche, molto veloce palla al piede. Poi c’è Jonathan Espericueta, da molti ritenuto un fenomeno nel 2011, ma che ora è caduto nel dimenticatoio. Il Tigre purtroppo non punta sui giovani, preferisce non rischiare. Da questo punto di vista è simile a molte squadre italiane. Ma questi due in Italia possono fare la differenza”.

La Lazio nonostante l'arrivo di Bisevac sta avendo ancora difficoltà in difesa. Ti senti di consigliare qualche centrale di livello che gioca in Premera Division?

“Lazio ha bisogno di giocatori di personalità. Gli ultimi acquisti hanno un buon curriculum, ma per caratteristiche non hanno reso al meglio. In difesa, ad esempio, serve un giocatore rapido, perché mi sembra ci sia abbondanza di giocatori fisici. In Messico, chi potrebbe fare al caso della Lazio è Ugo Ayala del Tigre, un difensore che costa ancora tanto ma che è già pronto per grandi palcoscenici. In alternativa Hiram Mier del Monterrey. Per prendere questi giocatori ci vuole però lungimiranza nell’individuarli quando ancora non sono conosciuti. Alle precedenti Olimpiadi, ad esempio, Mier non fece toccare palla a Neymar, facendo praticamente reparto da solo. Sta avendo dei problemi al Monterrey e non sta giocando molto, per cui molti dirigenti italiani pensano non sia all’altezza perché ha poche presenze. Ora si può prendere con poco e sarebbe l’affare dell’anno”.

E in attacco? Anche lì la Lazio sta avendo difficoltà...

“Attualmente centravanti messicani forti che giocano in patria non ne vedo. I grandi club stanno commettendo gli stessi errori delle squadre italiane, ossia puntare su attaccanti stranieri senza valorizzare quelli di casa propria. Io personalmente sono innamorato di Raúl Jiménez, ora in forza al Benfica. L’Atletico Madrid lo acquistò per 10,5 milioni l'anno scorso, ma era troppo chiuso da Griezmann e Torres. Per renderci conto del suo valore è stato acquistato per metà del cartellino (circa 6mln di euro, ndr) dall’agente Fifa Jorge Mendes (lo stesso di Cristiano Ronaldo, ndr), per poi portarlo al Benfica. Io lo proposi anche alla Lazio anni fa, ma poi non se ne fece nulla”.

In prospettiva qualcuno di cui sentiremo parlare in futuro?

“Occhio a Alejandro Díaz, un attaccante del ’96 che gioca nell’America. Ha veramente talento, fu lui a fulminare Scuffet con quel tiro dalla distanza al Mondiale Under 17 del 2013. Non è facile per le società italiane puntare su questi giocatori, ancora giovanissimi e che per giunta non sono ancora titolari. Queste operazioni le fanno il Porto o il Manchester United, come quando prese il Chicharito Hernández con sole due partite in Primera Division”.

Guardando alla stagione della Lazio, l'unico lumicino di speranza è l'Europa League...

“Io aspetterei a giudicare la stagione della Lazio. C’è ancora l’Europa League, dove i biancocelesti possono far bene. Ha i giocatori all’altezza per poter vincere 7 partite e arrivare fino in fondo anche contro squadra di grande valore. Sono stati gli infortuni sia di Biglia che di de Vrij a condizionare la stagione. Forse c’è stato anche un pizzico di appagamento ed essere eliminata al preliminare è stato un brutto contraccolpo. Non darei le colpe né alla società né all’allenatore che l’anno scorso ha fatto un miracolo. A me la rosa della Lazio piace, ma bisogna lavorare già da adesso per migliorarla ed evitare una stagione come questa”.

E in vista del prossimo mercato? Possibili intrecci con la Lazio?

“Proporrò a Tare qualche giocatore. È una persona molto capace che sa scegliere sul mercato. Vedremo se potrà svilupparsi qualcosa di interessante”.

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