ESCLUSIVA - Magalli: "Da bambino vicino al mondo Lazio. E quando incontro Lotito..."

Pubblicato il 25/12 alle ore 08.30
26.12.2018 07:20 di Leonardo Giovannetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Magalli: "Da bambino vicino al mondo Lazio. E quando incontro Lotito..."

Il mondo della televisione, l’ambito del gossip, diventa terreno sempre più delicato e instabile. Alcuni sopravvivono, altri passano veloci come una meteora. C’è chi, con la simpatia e la spontaneità, ha saputo dar vita a un fan club piuttosto consistente: Giancarlo Magalli. Ormai, non è un segreto, è una delle figure più amate della TV, soprattutto tra giovani. Proprio il noto conduttore televisivo è stato intercettato dai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, ai quali ha raccontato interessanti scorci di Lazio.

L’INFANZIA –Da bambino ho frequentato sia la realtà della Lazio che della Roma. Quella dei biancocelesti di più. Vicino a me abitava Bernardini, che all’epoca era l’allenatore della Lazio. Vedevo sempre tutti i giocatori che andavano in piscina, li conoscevo. Mi ricordo bene Lovati, che era portiere e poi è diventato allenatore. Conosco Stefano, il figlio, che ora è un importante ortopedico. Ma, soprattutto, avevo un amico che era il figlio del vicepresidente della Lazio: mi costringeva ad andare a tutte le partite. A me importava poco, in realtà. Durante l’infanzia ho vissuto molto l’ambiente biancoceleste, oggi come oggi no”.

RICORDI –Forse Fulvio Bernardini è il personaggio che ho vissuto di più, tra l’altro in un momento buono della Lazio. Aveva due figlie magnifiche, Clorinda e Mariolina. Della seconda eravamo tutti innamorati: per frequentare lei costringevo i miei genitori ad andare in vacanza ad Ischia, visto che Bernardini andava lì durante l’estate (ride, ndr). Fulvio era molto simpatico, lo ricordo con piacere. Con Bob Lovati siamo stati sempre amici, fino a quando purtroppo se ne è andato”.

SULLA LAZIO –Dico la verità, non seguo molto il calcio. Vedo il Mondiale ogni quattro anni, quando ci andiamo (ride, ndr). Il derby lo guardo, ma non tifo per nessuno. Ho molti amici biancocelesti, uno di questi quando la Lazio perde non esce di casa. Non risponde al telefono, non parla, gli amici romanisti lo prendono in giro. Io non ho mai avuto questa passione, non concepisco chi si fa rovinare le giornate dal calcio. Sono completamente neutrale ed è meglio così: mi evito un sacco di arrabbiature. Vedo la Nazionale, dal divano. La mia parte di tifo la faccio, ma non conosco nemmeno i giocatori”.

SU LOTITO –Lo conosco bene, è un personaggio. Vedo che lo contestano sempre, non so se si comporta bene o male con i suoi tifosi. Quando lo incontro gli dico spesso: “Come mai sei arrabbiato oggi?”. E lui risponde: “Lasciame perde che è meglio!”.

SUL CALCIO –Come già detto, per come funziona oggi questo sport sono abbastanza contento che non rientri nelle mie passioni. Ovviamente niente da dire sui tifosi: anzi, sono fortunati, seguono una cosa che li diverte e che li entusiasma. Una volta sono stato a “Quelli che il calcio”, ve la devo raccontare. Mi hanno invitato per la puntata dei Mondiali, ma insieme a tutta gente che ne capiva poco. Praticamente la prima puntata è finita a tarallucci e vino, e i tifosi si sono arrabbiati: parlavamo di tutto meno che di calcio. La seconda puntata hanno cambiato completamente il cast”.

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